Nelle ultime settimane è disceso di un bel pò lo spread fra Btp italiano e Bund tedesco, arrivando circa tra i 220 e i 230 punti base, sui minimi dall’inizio del mese di luglio del 2011. Hanno reagito bene anche le borse. Adesso la concentrazione si sposta sulla decisione della Fed se inizierà o no il tapering. Dopo la riunione del Federal open market committee l’attenzione è tutta per un possibile comunicato di avvio della riduzione dello stimolo monetario.
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Gli specialisti ritengono che ci sarà un inizio del ‘tapering’ non prima di gennaio, ma c’è chi pensa che comincerà già a dicembre, visti gli ultimi buoni dati economici arrivati dagli Usa e dell’accordo a Washington sul bilancio federale. L’inizio potrebbe determinare qualche movimento violento del mercato anche in Europa. In Italia, i tassi dei Btp a 10 anni sono al 4,08%.
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Il fatto che salga la domanda sui titoli di stato è un dato positivo, anche se resta la paura di un’inflazione vicina a quota 0. A novembre, il tasso di inflazione in Italia è sceso allo 0,3% congiunturale. Si è molto lontani dalla soglia fissata dalla Bce (2%). Quindi fare previsioni sull’andamento dello spread non è facile.
Parte degli economisti pensano che per il 2014 un trend contrario a quello dei titoli periferici, proprio perché la Federal Reserve lancerà il tapering, facendo partire un programma teso alla riduzione degli stimoli monetari che oggi coincidono a circa 85 miliardi di dollari al mese e tale diminuzione di liquidità penalizzerebbe soprattutto i titoli dei Paesi oggi ritenuti più affidabili.