Il rendimento ha registrato un ulteriore calo al 2,64% (equivalente ad un prezzo di aggiudicazione di 104,79) rispetto al 2,86% registrato in occasione dell’asta di BTP triennali tenuta lo scorso mese.
Sul fronte della domanda, il rapporto di copertura si è attestato a 1,50, in leggero calo rispetto all’1,67% dell’asta di metà ottobre.
La conferma del calo dei rendimenti è senza dubbio indice di un ritorno di fiducia degli investitori. Secondo Alessandro Giansanti di Ing, inoltre, il mercato italiano vanta numeri più solidi e una minore volatilità rispetto alla Spagna.
Sempre questa mattina il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato anche due distinte tranche di BTP off the run, ossia rappresentati da prestiti non più in corso di emissione, per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di euro, anche in questo caso pari all’importo massimo della forchetta prestabilita dal MEF (1-1,25 miliardi). In particolare, i BTP con scadenza 1° agosto 2023 e tasso di interesse annuo lordo del 4,75% sono stati collocati per un ammontare pari a 816 milioni di euro, mentre i BTP con scadenza 1° novembre 2029 e tasso di interesse annuo lordo del 5,25% sono stati collocati per un ammontare pari a 683 milioni di euro.