Più nel dettaglio, sono stati collocati 2,49 miliardi di euro (2,5 miliardi il massimo offerto dal MEF) di BTP a 10 anni con decorrenza 1° marzo 2012 e scadenza 1° settembre 2022. Il rapporto di copertura, dato dalla differenza tra titoli offerti e titoli richiesti, è stato di 1,29.
I BTP a 5 anni con decorrenza 1° giugno 2012 e scadenza 1° giugno 2017 sono invece stati collocati per 2,24 miliardi di euro (2,25 il massimo offerto dal MEF), mentre il rapporto di copertura è stato di 1,34.
Per quanto riguarda il rendimento, in entrambi i casi è stato registrato un calo rispetto alle aste tenute lo scorso mese e aventi ad oggetto il collocamento di titoli di Stato di analoga tipologia e durata. Più nel dettaglio, il rendimento del BTP decennale è passato al 5,96% dal 6,19% della precedente asta, mentre il rendimento del BTP a 5 anni è passato al 5,29% dal precedente 5,84%.
Anche in questo caso, come accaduto per l’asta di BOT semestrali tenuta lo scorso venerdì, il calo dei rendimenti è stato ricondotto alle parole rassicuranti pronunciate nei giorni scorsi da Mario Draghi, il quale ha spiegato che la Bce è pronta a fare di tutto pur di salvare l’euro.
Sempre questa mattina, inoltre, il Tesoro ha collocato anche 750 milioni di euro di BTP con scadenza 2015 e un rendimento pari al 4,49%.