Il ministero del Tesoro ha emesso via sindacato la prima parte del nuovo Btpei a 10 anni. Si tratta per chi non fosse pratico di titoli di stato, di obbligazioni governative indicizzate all’inflazione che saranno disponibili sul Mot, con ovvia scadenza decennale.
Entrando nello specifico di questa emissione, il nuovo titolo di stato ha scadenza 15 maggio 2028 (Isin IT0005246134), godimento 15 novembre 2016 e un tasso annuo reale dell’1,3%, pagato in due cedole semestrali. Quello che sarà il regolamento dell’operazione è previsto per il prossimo 14 marzo. Il governo ha emesso un importo pari a 3 miliardi di euro, collocando il titolo ad un prezzo di 99,878 euro per un rendimento lordo annuo reale all’emissione del 1,316%. Come previsto e come già anticipato, l’asta è avvenuta mediante sindacato formato da 5 importanti interlocutori del settore come lead manager: Deutsche Bank, Jp Morgan Securities, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese, Societe Generale Inv. Banking e Ubs.
Già nella settimana precedente all’emissione erano incominciate ad uscire indiscrezioni sui nomi di chi avrebbe curato l’operazione e che sarebbe stata perfezionata, secondo nota del ministero, “tramite sindacato bancario“. Subito dopo la nota si erano sparse diverse voci anche sulla tempistica stretta dell’operazione sia per “approfittare” della riunione della BCE, la banca centrale europea preventivata sia per evitare di imbattersi negli eventuali strascichi della messa in atto di un rialzo dei tassi di interesse da parte della FED oltreoceano. Non si può non tenere da conto del fatto che al momento i rendimenti del mercato obbligazionario degli Stati Uniti siano poco mossi proprio in via di ciò che la Federal Reserve potrebbe decidere di fare nella prossima riunione.