La Nuova Zelanda sta intavolando una trattativa con la Cina per decretare la convertibilità diretta tra lo yuan e il dollaro neozelandese. Se l’operazione dovesse andare in porto, Wellington favorirebbe le aziende neozelandesi che vederebbero diminuire sensibilmente i costi legati all’esportazione di prodotti nell’ex impero celeste. La trattativa con Pechino sarebbe stata già avviata da qualche tempo, come confermato anche dal primo ministro neozelandese John Key. La convertibilità diretta permetterebbe agli esportatori down-under di convertire yuan o dollari neozelandesi senza passare prima per il dollaro americano.
yuan cinese
Previsioni Dollaro Yuan aprile 2012
Negli ultimi giorni sta facendo molto rumore il forte rallentamento economico della Cina (hard landing), dopo che a febbraio la bilancia commerciale ha registrato il peggior dato dal 1989 con un deficit 4 volte più dl previsto a 31,5 miliardi di dollari. Il motivo principale è stato il boom delle importazioni (+39,6%), sui timori di un innalzamento dei prezzi internazionali soprattutto di petrolio e minerali, mentre l’export è calato insieme alla produzione industriale e alle vendite al dettaglio. E poi c’è l’allarme sul Pil: per quest’anno il governo cinese prevede una crescita del 7,5% (livello più basso dal 2004).
Investire nello yuan
Non sono per niente pochi gli investitori che vorrebbero puntare sullo yuan cinese, detto anche renmimbi, tuttavia per ora in Italia è impossibile farlo.
Gli investitori italiani, infatti, vorrebbero poter imitare i loro colleghi statunitensi che presso le due filiali di New York della Bank of China hanno aperto un deposito versando una somma di denaro che però non può superare i 20.000 euro all’anno. Lo scopo degli investitori statunitensi non è quello di speculare, dal momento che lo yuan non è negoziato sul mercato del Forex e secondo gran parte degli esperti non lo sarà almeno per i prossimi due anni.