Quella di ieri è stata una giornata molto significativa per il mercato dell’euro. Dopo alcuni giorni di forte congestione con bassa volatilità, l’euro ha effettuato uno spettacolare strappo verso il basso nei confronti delle principali valute. Non ci sono stati eventi che hanno condizionato questo movimento, anzi in mattinata l’asta dei titoli italiani a 6 mesi aveva mostrato tassi dimezzati rispetto all’asta precedente. E non era di certo una cattiva notizia. Il rally ribassista dell’euro, iniziato poco prima dell’apertura di Wall Street, è dettato esclusivamente da fattori tecnici: gli investitori avevano messo a punto una forte distribuzione dei prezzi all’interno di un range limitato ma ben definito; poi, all’improvviso, hanno deciso che era arrivato il momento di spingere con forza al ribasso le quotazioni. Tutto qua.
Yen
Previsioni sull’Euro per il 28 dicembre 2011
Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi all’interno di un trading range che ormai si protrae da ben cinque sedute. La volatilità è scesa su livelli molto bassi e i prezzi ieri si sono mossi in un range di circa 40 pip. Molti addetti ai lavori ritengono che la contrazione della volatilità sia dovuta a una drastica riduzione degli scambi per le festività natalizie e di fine anno. Tuttavia, non va esclusa l’ipotesi che gli investitori siano in attesa di un annuncio importante (qualche downgrade delle agenzie di rating?) o dell’esito di qualche market mover rilevante (l’asta dei titoli di stato italiani in programma oggi?).
Previsioni sull’Euro per il 23 dicembre 2011
L’euro continua a mostrare un andamento lateral-rialzista di brevissimo periodo all’interno di un contesto tecnico-fondamentale di medio termine che vede la valuta unica europea ancora soggetta a forti pressioni verso il basso. Dopo l’asta di rifinanziamento a lungo termine della BCE c’è stato un netto incremento della volatilità, che sta condizionando non poco le oscillazioni degli ultimi 2-3 giorni. Il tasso di cambio euro/dollaro è comunque rimasto sopra 1.30, trovando sempre la forza di reagire e di mantenere un quadro tecnico positivo nel brevissimo periodo. Inoltre, l’euro beneficia anche della buona propensione degli investitori verso l’acquisto di attività più rischiose, tra cui l’equity, le materie prime e le valute più speculative (come l’euro appunto).
Previsioni sull’Euro per il 19 dicembre 2011
L’euro continua a vivere una fase molto delicata, sottoposto allo stess derivante dalle continue minacce delle agenzie di rating intenzionate a rivedere sensibilmente i giudizi sul merito di credito dei principali stati sovrani della zona euro. Fitch ha dichiarato di voler rivedere a breve il rating di sei paesi, tra cui Italia, Spagna, Belgio e Francia, mentre Standard & Poor’s potrebbe effettuare un downgrade a catena su 15 paesi dell’eurozona da un momento all’altro. Intanto, Moody’s ha abbassato il rating del Belgio ad “Aa3” con outlook “negativo”, giustificando la sua decisione con l’aumento dei costi di indebitamento, il rallentamento della crescita economica e l’eventuale tracollo del gruppo Dexia.
Previsioni sull’Euro per il 16 dicembre 2011
L’euro sta provando a reagire dai minimi di periodo toccati l’altro ieri a 1.2945, nonostante il sentiment sui mercati sia caratterizzato ancora da una bassa propensione per il rischio. Ieri Draghi ha chiuso nuovamente le porte a un programma futuro di quantitative easing della BCE, ma ha dichiarato di avere un piano per il rafforzamento del capitale delle banche. Nel frattempo, l’agenzia di rating Fitch ha abbassato il giudizio sul merito di credito di alcune delle principali banche del mondo: Credit Suisse, Deutsche Bank, Bnp Paribas, Barclays, Bank of America, Goldman Sachs. Inoltre, molti investitori pensano che a momenti Standard & Poor’s possa effettuare un downgrade a catena sui 15 paesi della zona euro messi in creditwatch negativo all’inizio del mese.
Previsioni sull’Euro per il 15 dicembre 2011
La moneta unica europea continua ad essere bersagliata dalle vendite in un clima decisamente negativo e caratterizzato da una forte avversione per il rischio, dovuta principalmente ai timori legati ad un imminente taglio dei rating sui paesi della zona euro da parte di Standard & Poor’s e alle difficoltà dei paesi europei di superare indenni la crisi del debito sovrano che li attanaglia ormai da tempo. Inoltre, le prospettive di crescita per il prossimo biennio sono nettamente fosche e i policy makers continuano a mostrare contrasti evidenti sulle politiche economiche comuni da perseguire nei prossimi anni.
Target Price sull’Euro per il 14 dicembre 2011
La seduta di ieri ha evidenziato ancora una volta la debolezza dell’euro nei confronti delle major currency. Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha ribadito di essere contraria al rafforzamento del fondo salva-stati, hanno creato i presupposti per una brusca ondata di avversione al rischio con conseguenti vendite a raffica sulla valuta europea. Ieri sera, poi, la FED – che ha lasciato i tassi di interesse invariati ai minimi storici (tra 0% e 0,25%) – ha affermato che esistono rischi significativi al ribasso per l’economia. Insomma, il quadro macroeconomico resta grigio e gli investitori continuano a vendere strumenti finanziari più speculativi (euro in primis) per rifugiarsi soprattutto negli asset denominati in dollari americani o in alternativa in yen.
Previsioni sull’Euro per il 13 dicembre 2011
Ieri è stata una seduta molto negativa per l’euro, che ha risentito della bocciatura del vertice UE di venerdì scorso da parte delle agenzie di rating Fitch e Moody’s. In particolare quest’ultima si è detta pronta a rivedere tutti i giudizi sui paesi della zona euro nei primi tre mesi del 2012, allineandosi così al pensiero di Standard & Poor’s espresso già prima del summit UE. Ieri le borse europee sono crollate sotto i colpi delle vendite, trascinando al ribasso anche la moneta unica che ha risentito del sentiment negativo e quindi del contesto di forte risk aversion.
Previsioni sull’Euro per il 12 dicembre 2011
Il summit UE salva-euro potrebbe non aver convinto del tutto i mercati sulla reale possibilità di assistere in tempi brevi a una soluzione della crisi del debito sovrano della zona euro. Di certo non convince le agenzie di rating, in particolare Moody’s che si è detta pronta a rivedere tutti i giudizi sui paesi dell’eurozona dopo che la settimana scorsa anche Standard & Poor’s si era espressa con toni poco ottimistici avanzando la possibilità di downgrade a catena sui rating di tutti i paesi della zona euro. La nuova ottava è iniziata all’insegna delle vendite per l’euro, che già perde terreno contro tutte le principali valute.
Previsioni sul Dollaro USA per il 7 dicembre 2011
Il dollaro americano resta una delle valute più acquistate nell’ultimo mese, complice la grave situazione finanziaria in Europa che sta mettendo a rischio addirittura l’esistenza della zona euro. Nei periodi di maggiore turbolenza finanziaria il dollaro statunitense viene inquadrato come una “valuta rifugio” (safe heaven) e rappresenta, insieme allo yen, un porto sicuro per il denaro degli investitori, nonostante anche gli Stati Uniti siano alle prese con problemi legati al debito. L’andamento del biglietto verde sarà sicuramente influenzato nei prossimi giorni da alcuni eventi macro europei, dalla riunione della BCE di domani e dal summit UE di venerdì.