Il franco svizzero viene da sempre considerato come una moneta rifugio (o “safe heaven”), un paradiso tranquillo per gli investitori in cui rifugiarsi nelle fasi più turbolente dei mercati finanziari. Quando, però, il sentiment è positivo, la divisa elvetica tende a soffrire, in quanto la richiesta di valute rifugio diminuisce tantissimo. E’ quello che è successo da fine aprile scorso, quando il franco svizzero ha cominciato a deprezzarsi su euro e dollaro in scia all’ottimo andamento delle borse mondiali. Secondo Mig Bank, il franco svizzero è destinato a indebolirsi ancora.
valute rifugio
Investitori in cerca di valute rifugio dopo crollo dei mercati
Torna il sentiment di avversione al rischio sui mercati finanziari. Le borse europee hanno bruciato circa 165 miliardi di euro in un solo giorno, mentre la borsa di Tokyo perde il 7% dopo Bernanke e Pmi cinese ai minimi da 7 mesi, registrando la peggiore perdita giornaliera dal 15 marzo 2011. Il crollo dei mercati spinge gli investitori a liquidare bruscamente gli asset più rischiosi e a comprare beni rifugio. Sul mercato forex le richieste maggiori sono giunte per lo yen e il franco svizzero, storicamente considerate “valute rifugio”.
Yen sui minimi a 7 mesi contro euro e sterlina
Il clima di euforia generalizzata sui mercati finanziari, dovuto alle dichiarazioni del presidente Barack Obama che vede vicino l’accordo sul fiscal cliff (entro Natale), sta facendo diminuire sempre più la domanda da parte degli investitori delle cosiddette “valute rifugio”, ovvero dollaro americano e yen giapponese. In particolare, quest’ultima sembra essere la valuta più venduta sui mercati internazionali delle monete estere. La debolezza dello yen spinge al rialzo la borsa di Tokyo, che ha chiuso la seduta con un guadagno di poco inferiore al mezzo punto percentuale a 9.946 punti.
Su quali valute puntare nel secondo semestre 2012
Puntare sulle valute rifugio con la crisi dei mercati
Banca centrale svizzera interviene per frenare il franco svizzero
La Bns, in particolare, ha innalzato i depositi a vista delle banche portandoli da 80 a 120 miliardi, inoltre riprenderà le operazioni swap al fine di accelerare la liquidità dei franchi.