Il tasso di cambio euro/dollaro è inserito all’interno di un trend ribassista di medio periodo, che ha portato le quotazioni a toccare un nuovo minimo a due anni a 1,2162 lo scorso venerdì 13 luglio. Negli ultimi giorni è in corso un tentativo di rimbalzo del cambio, che finora è riuscito solo sporadicamente a superare quota 1,23. Ieri, l’assenza di qualsiasi allusione da parte di Bernanke a una possibile terza fase di acquisto titoli (QE3) ha creato i presupposti per continui movimenti erratici tra 1,23 e 1,2180.