Azioni del settore petrolifero ad alto rendimento

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In un recente articolo pubblicato su Milano Finanza sono stati individuati dieci titoli azionari del settore petrolifero ad alto rendimento, sui quali quindi varrebbe la pena puntare in considerazione di quanto riferito dalle recenti statistiche, che indicano un incremento delle posizioni ribassiste sul Brent. Questo, a detta degli esperti, dovrebbe intensificare le pressioni di vendita nel breve periodo.

Tra i titoli consigliati figura Breitburn, quotato sul Nasdaq con una capitalizzazione di 1,86 miliardi di dollari. Il titolo vanta un ritorno totale ad un anno del 13,6% e un rendimento della cedola del 10%.

Petrolio Opec taglio produzione con oro nero libico

L’economia globale sta nuovamente rallentando, al punto che i più pessimisti stimano una nuova fase di recessione negli Stati Uniti, e comunque un sostanziale rallentamento del ciclo anche in Europa, a partire dai Paesi cosiddetti periferici dell’area euro.

Di riflesso è atteso anche un rallentamento della domanda di energia, a partire dal petrolio, ragion per cui presto i Paesi produttori, ed in particolare quelli facenti parte del cartello dell’Opec, potrebbero tagliare la produzione. Questo anche per effetto del ritorno della Libia sul mercato, la cui capacità giornaliera a pieno regime è pari all’incirca a 1,6 milioni di barili.

Eni firma accordo Petrochina

Eni ha comunicato di aver firmato un Memorandum of Understanding con CNPC/Petrochina, la più grande compagnia petrolifera del mondo, in forza del quale i due gruppi petroliferi collaboreranno insieme per creare a beneficio di entrambi nuove opportunità di business sia in Cina che a livello internazionale, nonché per espandere il loro ambito di attività negli idrocarburi convenzionali e non convenzionali in Africa.

Con questo accordo, in particolare, la compagnia italiana si è impegnata a mettere a disposizione le proprie competenze nel settore del gas shale per valutare potenziali opportunità nelle risorse non convenzionali detenute da Petrochina in Cina.

Erg e Saras bocciate da Morgan Stanley

Nonostante una valutazione complessivamente positiva sul comparto petrolifero, Morgan Stanley ha annunciato stamane di aver tagliato il rating sul titolo Erg da “equalweight” a “underweight” e il target price da 12,3 a 11 euro, argomentando a riguardo uno scarso potenziale di rialzo della quotazione a causa dell’opzione Lukoil.

Al contempo l’agenzia di rating ha abbassato il target price di Saras portandolo da 2,5 a 1,85 euro, pur mantenendo il rating “overweight”.

Rio Tinto annuncia partnership con Chinalco

Rio Tinto ha comunicato di aver firmato un “memorandum of understanding” non vincolante con il gruppo cinese Chinalco (Aluminum Corporation of Chin) volto ad avviare una joint venture in Cina.

Secondo quanto comunicato dal colosso petrolifero, la partnership con l’azienda cinese dovrebbe iniziare ad essere operativa già a partire dal primo semestre del prossimo anno e inizierà la sua attività partendo da tre progetti di esplorazione della Cina che hanno come scopo la ricerca di depositi minerali.