La nuova ottava sui mercati finanziari potrebbe rivelarsi migliore del previsto, grazie al piano di salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo. L’intesa è stata raggiunta questa notte e prevede un pacchetto di aiuti finanziari per la ristrutturazione del settore bancario cipriota. La piccola isola del Mediterraneo era finita sull’orlo del baratro proprio a causa della grave crisi del settore finanziario: i depositi bancari erano saliti fino a 7 volte il pil del paese, grazie ai rendimenti elevati sui conti e a una tassazione particolarmente favorevole.
salvataggio cipro
Euro sotto 1,29 dollari dopo dati macro europei deludenti
Falsa partenza per mercati europei, che accusano il colpo derivante dall’incertezza sul salvataggio di Cipro e dalla debolezza dei dati macroeconomici provenienti dai due principali paesi dell’area euro. Infatti, stamattina il dato flash del Pmi manifatturiero tedesco ha evidenziato a marzo un calo a 48,9 punti dai 50,3 punti di febbraio. Il ritorno sotto quota 50 indica una fase di contrazione dell’attività economica. In forte calo anche il settore dei servizi, con i nuovi ordini dimnuiti per la prima volta quest’anno a causa della debolezza della domanda proveniente dal Sud Europa.
Cambio euro/dollaro resta sotto 1,2950 dopo la Fed
Sui mercati finanziari resta l’incertezza legata alla sorte di Cipro, dopo che il governo di Nicosia ha respinto l’ipotesi di una tassazione dei risparmi per accedere agli aiuti finanziari di Ue e Fmi. Ora i negoziati stanno andando avanti e si aspetta un nuovo piano di salvataggio tra oggi e domani. Nel frattempo Cipro continua a trattare anche con la Russia. Ieri, però, è stata la giornata della Fed, che ha comunicato le proprie decisioni di politica monetaria. I tassi di interesse sono stati confermati intorno allo zero.
Euro scende sui minimi da quasi 4 mesi sul dollaro sotto 1,2850
La giornata di ieri è stata molto negativa per la moneta unica, finita sotto il tiro delle vendite a causa dell’incertezza legata al futuro di Cipro. Il Parlamento di Nicosia ho bocciato il piano anti-default proposto da Europa e Fmi con prelievo forzoso dai conti correnti. La notizia ha creato un aumento della tensione sui mercati europei, con decise vendite su borse e titoli di stato della periferia continentale. Sul forex l’euro è sceso sui minimi più bassi da fine novembre scorso a 1,2843 dollari.