La revisione più drastica è senza dubbio quella decisa da Société Générale, che ha portato il rating da “buy” a “hold” e tagliato il prezzo obiettivo da 43 a 39 euro soprattutto a fronte dell’aumento delle stime sul debito di fine esercizio.
Saipem
Titolo Saipem bocciato da Nomura
A spingere la banca d’affari a declassare il titolo della società operante nel settore petrolifero sono stati soprattutto i ritardi nei progetti offshore, che a suo avviso andranno inevitabilmente ad influire in maniera negativa sull’utile per azione.
Titolo Saipem promosso da Mediobanca
Trimestrale Saipem gennaio marzo 2012
Dividendo Saipem 2012 esercizio 2011
In entrambi i casi, dunque, la cedola risulta superiore rispetto a quella distribuita lo scorso anno, quando ricordiamo era stato riconosciuto a ciascun azionista un dividendo pari a 0,63 euro per ogni azione ordinaria e a 0,66 euro per ogni azione di risparmio.
Previsioni Saipem 2012
Un andamento positivo dell’attività che predispone le condizioni per conseguire un ulteriore passo in avanti nell’esercizio in corso.
Saipem accordo Chiyoda Corporation
L’accordo, in particolare, prevede che le due società collaboreranno su base esclusiva in modo paritetico per lo sviluppo di progetti inerenti ad impianti a terra di liquefazione e trattamento di gas (GNL). La partnership sarà esercitata a livello globale, ad eccezione di alcune aree specifiche espressamente previste dall’accordo, mentre i progetti Upstream saranno valutati caso per caso.
Trimestrale Saipem gennaio marzo 2011
Nel periodo in esame i nuovi ordini si sono cresciuti a 2.908 milioni rispetto ai 2.678 del primo trimestre 2010, mentre il portafoglio ordini residuo è passato a 20.459 milioni di euro dai 20.505 milioni del 31 dicembre 2010.
Target price Saipem alzato dai broker
Queste ultime, in particolare, hanno causato ieri un forte ribasso del titolo, arrivato a perdere oltre tre punti percentuali. Per lo stesso motivo, inoltre, Société Générale ha espresso stamane una valutazione negativa sulla quotazione.
Dividendo Saipem 2010
Durante lo scorso anno le acquisizioni di nuovi ordini sono ammontate a 12,935 miliardi di euro rispetto ai 9,917 miliardi del 2009, mentre il portafoglio ordini al 31 dicembre 2010 ha raggiunto il livello record di 20,505 miliardi rispetto ai 18,73 miliardi di fine 2009. Gli investimenti tecnici effettuati sono stati pari a 1,545 miliardi di euro rispetto a 1,615 miliardi dell’esercizio precedente.