L’oro sta attraverso una fase di consolidamento, dopo aver sperimentato dapprima un rovinoso crollo fino ai minimi di gennaio 2011 a 1.321 dollari l’oncia e poi un deciso rimbalzo tecnico fino a 1.487 dollari. Da poco meno di due settimane i prezzi si trovano collocati all’interno di un trading range ben definito tra area 1.485 dollari e 1.440 dollari. Il tentativo di rompere al rialzo la congestione è fallito sul finire della scorsa ottava, quando i prezzi hanno perforato 1.485 dollari per spingersi solo fino a 1.487 dollari.
resistenza
Forex euro/dollaro può salire fino a 1,40 nel 2013?
L’euro è di gran lunga la valuta più acquistata sui mercati internazionali nelle ultime settimane. A favorire l’apprezzamento della moneta unica è il clima di “risk on” che si respira ormai da tempo sui mercati, le aspettative di ripresa economica entro metà 2013 e la debolezza generalizzata delle altre grandi valute mondiali, quali il dollaro, lo yen e la sterlina, che si stanno svalutando anche a causa della politica monetaria ultra-espansiva delle rispettive banche centrali.
Forex euro/dollaro respinto sulla resistenza di 1,34
Il tasso di cambio euro/dollaro sta formando una fase laterale sui top di periodo, dopo aver incontrato una forte resistenza in area 1,34. Sette giorni fa le quotazioni erano sui massimi degli ultimi dieci mesi a 1,3403, ma da quel momento l’andamento del cambio è stato piuttosto incerto complici anche le prese di profitto dei trader di breve termine a seguito del robusto rally delle ultime settimane. Venerdì 18 gennaio c’è stato un nuovo tentativo dei compratori di superare l’area di resistenza di 1,34, ma senza successo.
Forex: euro/dollaro prova a tenere il supporto di 1,30
La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta all’insegna della prudenza, dopo che venerdì il dato sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha dato indicazioni contrastanti. Negli ultimi giorni il biglietto verde sta rialzando la testa, approfittando dell’accordo sul fiscal cliff, raggiunto in over time dopo la mezzanotte del 31 dicembre, ma soprattutto dei rumors che vogliono la Fed pronta a programmare una exit strategy relativamente alla politica monetaria ultra-espansiva. In particolare, la Fed potrebbe fermare il piano di acquisto di bond entro fine anno.