In particolare, gli analisti di Cheuvreux hanno abbassato da 3,3 euro a 3,2 euro il target price confermando al contempo rating “underperform”, così come pure hanno deciso di tagliare il prezzo obiettivo sul titolo anche gli esperti di Kepler, da 4,4 euro a 4,1 euro, confermando al contempo giudizio “hold”. In quest’ultimo caso il taglio del target price deriva da una contestuale riduzione delle stime sull’utile per azione per il biennio 2013/2014.
rating Unicredit
Titolo Unicredit bocciato da UBS
Ad influire negativamente sull’andamento del titolo dell’istituto bancario è soprattutto il downgrade arrivato questa mattina dagli analisti di UBS, che hanno comunicato di aver tagliato il rating sul titolo da “buy” a “neutral”.
Target price Unicredit alzato da Kepler
In particolare, ora il broker vede un utile netto 2012 di 1,3 miliardi di euro, in deciso miglioramento rispetto al rosso di 9,2 miliardi di euro del 2011, e una perdita netta di 80 milioni di euro nel solo quarto trimestre.
Giudizio analisti titolo Unicredit dopo prima semestrale 2012
Tuttavia, ad incidere negativamente più di tutto sull’andamento al ribasso del titolo di Piazza Cordusio è la revisione del giudizio e del target price attuata dagli analisti delle principali banche d’affari dopo la pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del primo semestre 2012.
Acquisto azioni Unicredit consigliato da Citigroup
Gli analisti della banca statunitense, dunque, consigliano l’acquisto del titolo dell’istituto di Piazza Cordusio alla luce della sua capacità di finanziamento, del potenziale di rialzo derivante dalla sua ristrutturazione e di una valutazione considerata tutto sommato a buon mercato.
Giudizio analisti titolo Unicredit dopo aumento di capitale
L’inversione di rotta registrata questa mattina dal titolo è da ricondurre in parte alla valutazioni positive arrivate dagli analisti.
Société Générale promuove Intesa Sanpaolo e boccia Unicredit
La banca d’affari francese ha motivato la sua decisione spiegando che, a suo avviso, nell’ultimo periodo il mercato ha sopravvalutato alcuni potenziali rischi di Intesa Sanpaolo, al contrario la banca è riuscita a lavorare bene e a conferire ulteriore valore sia alle sue attività che all’istituto in sè, andando così a creare delle solide basi che le dovrebbero consentire di continuare a distribuire dividendi ai suoi azionisti.