Le valute dei paesi emergenti sono sempre più in difficoltà sui mercati internazionali, complice il rallentamento della Cina e le aspettative di riduzione del piano di quantitative easing della FED. Dopo l’annuncio di mercoledì sera di Ben Bernanke, circa la possibilità di azzerare il piano di acquisto di bond entro metà 2014, le valute dei paesi emergenti hanno messo a segno ribassi molto pesanti, complice il boom generalizzato del dollaro americano. Tra le valute più penalizzate troviamo il real brasiliano, la lira turca e il rand sudafricano.
rating turchia
Azioni italiane più esposte al rischio-Turchia
Il malcontento manifestato dai turchi nei confronti del premier Recep Erdogan, reo di voler “islamizzare” la Turchia, è sfociato ben presto in violenza. Dall’inizio della protesta si contano già tre morti e numerosi feriti, ma al momento non sembrano esserci le condizioni per una tregua. Le ripercussioni sui mercati finanziari sono state evidenti. La borsa di Istanbul ha perso il 22% in pochi giorni, tornando sui livelli di novembre 2012. Il rendimento dei bond turchi si è impennato, evidenziando un sensibile aumento del rischio-paese. Molte aziende italiane quotate a Piazza Affari sono esposte in Turchia.
Turchia promossa da Fitch a rating investment grade
La Turchia è stata promossa dall’agenzia di rating Fitch al livello “investment grade”, dopo che il paese era da qualche tempo nel novero dei paesi speculativi a causa delle problematiche politiche ed economiche. Fitch ha alzato il rating a BBB- da BB+ con outlook stabile, giustificando la sua decisione con i minori rischi macroeconomici nel breve periodo. Ieri la borsa di Ankara ha chiuso con un rialzo dell’1,8% a 1.314 punti, toccando così il massimo più alto di sempre.