Quando molti economisti e analisti finanziari parlano di un rischio bolla speculativa sui titoli di stato si riferiscono a quell’andamento piuttosto insolito che molti bond pubblici dell’area euro stanno registrando negli ultimi mesi, in barba alla grave crisi economica che imperversa ormai da qualche anno. Per capire quello che sta succedendo ai titoli di stato dell’area euro basta osservare le quotazioni dei bond governativi greci. Nel giro di un anno il valore di questi bond è quasi quadruplicato, per una performance che si aggira intorno al 380%.
Rating Grecia
Rating Grecia tagliato da Fitch a CCC
Ieri in serata l’agenzia di rating Fitch ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito della Grecia a CCC dal precedente livello B-. L’outlook resta negativo. La nuova valutazione è un gradino sopra la fatidica D, cioè default. Secondo quanto dichiarato dall’agenzia “il downgrade riflette il rischio, esacerbato, che la Grecia possa non essere più in grado di sostenere la sua presenza nell’Unione economica e monetaria”. A questo punto i riflettori sono tutti puntati verso le prossime elezioni del 17 giugno.
Pil Grecia 2011-2012 negativo
Nessuna ripresa dell’economia greca per l’anno in corso, ma neanche per il 2012; solo nel 2013, si stima, arriverà la tanto sospirata ripresa del ciclo economico. Sono queste, in estrema sintesi, le previsioni sul prodotto interno lordo della Grecia a valere sul biennio 2011-2012 stando a quanto affermato da un rappresentante ellenico per l’FMI, il Fondo Monetario Internazionale.
In particolare, si prevede per l’anno in corso una forte contrazione del Pil della Grecia, pari a ben il 5,5%, mentre per il 2012 è atteso un rallentamento della discesa con un -2,5% che, in ogni caso, è particolarmente pesante e dannoso per l’euro. D’altronde le misure per il risanamento varate dal Governo greco per rispettare gli impegni con l’Europa sono a dir poco depressive, ragion per cui è inevitabile che a pagare lo scotto dell’austerità sia la crescita e nel complesso tutto il popolo ellenico.
In particolare, si prevede per l’anno in corso una forte contrazione del Pil della Grecia, pari a ben il 5,5%, mentre per il 2012 è atteso un rallentamento della discesa con un -2,5% che, in ogni caso, è particolarmente pesante e dannoso per l’euro. D’altronde le misure per il risanamento varate dal Governo greco per rispettare gli impegni con l’Europa sono a dir poco depressive, ragion per cui è inevitabile che a pagare lo scotto dell’austerità sia la crescita e nel complesso tutto il popolo ellenico.
Rating Grecia
Dopo la notizia di ieri del possibile declassamento del debito publlico Greco le borse europee appaiono sempre più deboli.
La società di rating statunitense Moody’s ha fatto sapere che se la Grecia non farà valere il suo piano di rientro, la società di rating farà scendere di due livelli e in poco meno di 2 mesi il rating della Grecia.
Ieri anche la società di rating Standard & Poor’s ha avvertito il governo di Atene della possibilità di un nuovo peggioramento del merito creditizio se le riforme non saranno attuate.
La società di rating statunitense Moody’s ha fatto sapere che se la Grecia non farà valere il suo piano di rientro, la società di rating farà scendere di due livelli e in poco meno di 2 mesi il rating della Grecia.
Ieri anche la società di rating Standard & Poor’s ha avvertito il governo di Atene della possibilità di un nuovo peggioramento del merito creditizio se le riforme non saranno attuate.