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Ecco perché Euro/Dollaro può tornare a 1,26 a novembre 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro sta vivendo un momento molto difficile, a seguito del peggioramento delle prospettive economiche per la zona euro nei prossimi mesi e sui timori che gli Stati Uniti possano finire in recessione a causa del fiscal cliff. Dopo la rielezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti, i mercati finaziari sono stati avvolti da un clima di risk off generalizzato che spinto al rialzo le valute rifugio, ovvero il dollaro americano e lo yen giapponese.

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Euro/Dollaro sui minimi a due mesi sotto 1,2750

Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso ieri sui minimi a due mesi, toccando un bottom di periodo a 1,2736. Ieri il cambio è stato interessato da un brusco incremento della volatilità di brevissimo periodo. Infatti, in mattina era avvenuta una reazione positiva alla vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali americane. Poi nel pomeriggio c’era stato un brusco calo delle quotazioni, a seguito dell’avvertimento di Fitch e Moody’s agli Stati Uniti di un possibile taglio del rating AAA nel 2013, nel caso in cui il paese non dovesse evitare il fiscal cliff.

Investitori vendono dollari dopo vittoria Obama

La vittoria di Barack Obama, rieletto presidente degli Stati Uniti d’America dopo il precedente mandato 2008-2012, ha ridato slancio ai mercati finanziari. In particolare gli investitori hanno ripreso ad acquistare asset più rischiosi, mentre dal portafoglio valutario escono dollari americani e yen giapponesi per far spazio a valute correlate positivamente con il clima di risk on, ovvero euro, sterlina, dollaro australiano e dollaro neozelandese. La conferma di Obama apre anche nuovi scenari per l’oro, che negli ultimi giorni aveva subito pesanti vendite.

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Forti acquisti sul dollaro in attesa delle elezioni presidenziali USA

Il dollaro americano è molto acquistato sui mercati valutari in attesa delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti in programma il 6 novembre 2012. Negli ultimi giorni, il biglietto verde sta mostrando segnali di forza importanti contro le major currencies grazie anche alla pubblicazione di dati macroeconomici molto positivi. Stamattina il tasso di cambio euro/dollaro è sceso a 1,2777, toccando il minimo più basso da oltre un mese e mezzo. Il cambio dollaro/yen è salito venerdì fino a 80,67, toccando il massimo più alto degli ultimi sei mesi.

Euro/Dollaro crolla sotto 1,28 su dichiarazioni Angela Merkel

Il cancelliere tedesco Angela Merkel spaventa i mercati finanziari, che questa mattina iniziano la nuova ottava in un clima di forte incertezza. La Merkel ha dichiarato che per superare la crisi economica serviranno altri cinque anni. Il cancelliere ha rincarato la dose, affermando con decisione che chiunque pensi che la crisi possa essere superata nel giro di 12-24 mesi si sbaglia di grosso. Le parole della Merkel non fanno bene alla moneta unica, che continua a perdere terreno sui mercati valutari.

Euro/Dollaro verso 1,2850 dopo Pmi manifatturiero in calo

Il tasso di cambio euro/dollaro sta mostrando un andamento negativo questa mattina con i prezzi che sono scesi fino a toccare un minimo di giornata a 1,2864. A indebolire il quadro tecnico del cambio ci ha pensato il dato relativo all’indice Pmi manifatturiero nella zona euro, che a ottobre è sceso a 45,4 punti dai 46,1 punti registrati a settembre. L’indice è sotto la soglia di 50 da ben 15 mesi consecutivi. Ciò vuol dire che la fase di contrazione economica è destinata a proseguire e ormai si va verso un altro trimestre di recessione.

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Euro/Dollaro scende sotto 1,29 in attesa dei non-farm payrolls

Il tasso di cambio euro/dollaro è tornato a scalfire l’area di supporto giornaliera posta tra 1,2890 e 1,2880. Ieri il cambio ha perso velocemente quota dopo gli ottimi dati macroeconomici americani, che hanno favorito l’apprezzamento della divisa statunitense contro le major currencies. In particolare, le indicazioni più importanti sono arrivate dalla crescita dell’indice ISM manifatturiero e dall’ottimo dato sulla fiducia dei consumatori, elaborata dal Conference Board, che è salita ai massimi da febbraio 2008. Il cambio euro/dollaro è stato respinto in area 1,2980, per poi scendere nuovamente sotto 1,29.

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Euro/Dollaro inizia novembre 2012 sotto 1,30

Il tasso di cambio euro/dollaro ha iniziato il nuovo mese di novembre 2012 con una quotazione pari a 1,2958, dopo che nella seduta di ieri aveva evidenziato un andamento molto concitato: in mattinata era avvenuta una forte ascesa da area 1,2950 a 1,3020; nel pomeriggio c’è stato un crollo da 1,3020 a 1,2950. Alla fine il cambio ha formato su base daily un pattern chiamato “pin candle” (o candela pinocchio), che rappresenta il classico esaurimento di una tendenza in corso aprendo le porte a una possibile inversione di marcia.

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Euro/Dollaro sfiora 1,30 in attesa market mover europei

Il tasso di cambio euro/dollaro è in forte rialzo questa mattina, dopo che ieri aveva già mostrato una buona forza grazie alla tenuta del supporto-chiave di area 1,2880 – 1,2890. Stamattina la quotazione del cambio più importante al mondo è di poco superiore a 1,2990, con massimo intraday toccato a 1,2996. A questo punto i prezzi dovrebbero effettuare il breakout rialzista decisivo di 1,30 e puntare almeno verso la successiva resistenza posta in area 1,3020 – 1,3030. Il sentiment positivo in apertura di contrattazioni in Europa dovrebbe facilitare l’ascesa dei prezzi.

Euro/Dollaro può tornare sopra 1,30 a fine ottobre 2012?

Il tasso di cambio euro/dollaro è da qualche giorno nel mirino dei venditori. La quotazione del principale cross valutario al mondo è scesa fino in area 1,2880 dopo che meno di due settimane fa aveva toccato un nuovo massimo mensile in area 1,3140. Tuttavia, nel breve periodo stiamo assistendo ad una decisa pressione al rialzo a partire dall’area di supporto giornaliera compresa tra 1,2880 e 1,2890. Stamattina è avvenuta una reazione più decisa, tanto che il cambio è salito fino in area 1,2960.