La Bce fa crollare l’euro con annuncio della fine del quantitive easing nel Gennaio 2019: il calo sostenuto in questi ultimi giorni è riuscito a superare anche quello che si presentò nei mercati il giorno dopo il voto sull’uscita della Gran Bretagna dall’UE.
quantitative easing
Cambio euro-dollaro sui massimi a 6 mesi supera 1,34
Il mercato forex è in fermento, aspettando la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed che saranno pubblicati questa sera. Gli investitori cercheranno di capire se il piano di riduzione degli stimoli monetari (il cosiddetto “tapering”) avrà inizio già a settembre. Inoltre, sarà importante verificare anche l’entità della riduzione del piano di quantitative easing, che attualmente è fermo a 85 miliardi di dollari al mese. Nel frattempo il biglietto verde resta piuttosto debole, al di là del lieve recupero di questa mattina.
Cambio euro-dollaro si avvicina a 1,30 in attesa dato Pil Usa
In attesa della pubblicazione del dato sul pil americano del terzo trimestre dell’anno (terza lettura, dato definitivo), che viene stimato a +2,4% a/a dagli analisti finanziari, sul forex resta molto forte il dollaro americano che stamattina ha aggiornato i top di periodo sull’euro. Infatti, il tasso di cambio euro-dollaro è riuscito a perforare la zona di supporto di 1,3050. I prezzi sono scesi finora a 1,3029, sui livelli più bassi da oltre tre settimane. La soglia psicologica di 1,30 appare sempre piùa portata di mano.
Argento crolla ai minimi da agosto 2010 sotto 19 dollari
Dopo anni di boom i prezzi dei metalli preziosi stanno sperimentando un deciso crollo, che con tutta probabilità porterà sia l’oro che l’argento a chiudere il 2013 con un passivo molto pesante. Stanotte sui mercati asiatici c’è stato un nuovo tofo dell’oro sotto 1.250 dollari ai minimi da settembre 2010. Il sell-off sull’oro ha generato forti vendite anche sull’argento, che è crollato sotto 19 dollari l’oncia sui livelli più bassi da agosto 2010. Il silver ha toccato un bottom a 18,72 dollari l’oncia.
Cambio euro-dollaro ai minimi da tre settimane sotto 1,31
Il tasso di cambio euro-dollaro continua a perdere valore sul forex, appesantito dal clima di risk off generalizzato sui mercati finanziari, dalla forza del biglietto verde dopo le recenti mosse della FED sul quantitative easing e dal caos in Grecia, con il Fmi che ha “minacciato” la sospensione della propria quota di aiuti finanziari. I prezzi sono scesi questa mattina fin sotto 1,31, toccando il minimo più basso delle ultime tre settimane a 1,3078. Solo dopo la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici nell’eurozona è avvenuto un lieve rimbalzo tecnico.
Valute paesi emergenti in profondo rosso nella prima parte del 2013
Le valute dei paesi emergenti sono sempre più in difficoltà sui mercati internazionali, complice il rallentamento della Cina e le aspettative di riduzione del piano di quantitative easing della FED. Dopo l’annuncio di mercoledì sera di Ben Bernanke, circa la possibilità di azzerare il piano di acquisto di bond entro metà 2014, le valute dei paesi emergenti hanno messo a segno ribassi molto pesanti, complice il boom generalizzato del dollaro americano. Tra le valute più penalizzate troviamo il real brasiliano, la lira turca e il rand sudafricano.
Acquisto azioni europee consigliato da Exane nella seconda parte del 2013
L’annuncio della FED di azzerare il piano di quantitative easing entro metà del 2014, iniziando a ridurre gli acquisti di titoli di stato e altre securities già da fine 2013, ha spinto gli investitori istituzionali a rivedere le proprie strategie in ottica di riposizionamento di portafoglio. Secondo Emmanuel Kragen, global economist & strategist per Exane Derivatives, nei prossimi mesi si presenterà uno scenario decisamente diverso tra le due sponde dell’Atlantico. Negli Usa è attesa una normalizzazione del mercato dei tassi.
Oro crolla sotto 1.300 dollari ai minimi da ottobre 2010
Nuovo scivolone per le quotazioni dell’oro, che stamattina sono crollate sotto i minimi dello scorso 16 aprile posti a 1.321 dollari. Il breakout ribassista è stato esplosivo e i prezzi sono scesi fino a 1.287 dollari l’oncia sui livelli più bassi da ottobre 2010. Il nuovo crollo dell’oro fa da contraltare al boom del dollaro americano, che sta mettendo a segno guadagni spettacolari sui mercati internazionali dopo l’annuncio della FED sulla possibilità di azzerare il piano di quantitative easing entro metà 2014.
Cambio euro-dollaro sopra 1,34 in attesa della FED
Oggi è la giornata della FED, ovvero la Banca Centrale americana, che dovrà esprimersi in tema di politica monetaria comunicando il nuovo livello dei tassi di interesse (attesi invariati tra lo 0% e lo 0,1%) e l’ammontare del piano di quantitative easing (che resterà fermo a 85 miliardi di dollari al mese). La comunicazione dei tassi arriverà alle ore 20 italiane, mentre mezz’ora dopo avrà luogola conferenza stampa di Ben Bernanke. Gli investitori seguiranno attentamente le parole del governatore della FED, che dovrà fare chiarezza sul piano di QE.
Oro sotto 1.200 dollari entro fine 2013 secondo Société Générale
L’oro continua a mostrare una marcata debolezza sui mercati internazionali, con le quotazioni sempre al di sotto dei 1.400 dollari e con la possibilità di scendere ulteriormente nei prossimi giorni fin sotto 1.380 dollari. Con gli investitori pessimisti sull’oro nel 2013 diminuiscono anche le scommesse rialziste sul metallo giallo, che probabilmente resterà sotto pressione anche nella seconda parte dell’anno. Broker e banche d’affari continuano a lanciare target price poco confortanti. Ieri è toccato a Société Générale, che già nei mesi scorsi aveva sconsigliato l’acquisto di oro.