Il petrolio resta sotto pressione sui mercati internazionali, a causa delle aspettative di forte rallentamento economico dovuto alla recessione in molti paesi europei, ma anche in virtù degli ultimi dati macroeconomici americani poco incoraggianti e al possibile hard lending della Cina. Tuttavia, l’andamento del petrolio continua a marciare a due velocità per il WTI (greggio americano) e il Brent (riferimento europeo). Negli ultimi giorni lo spread si è ampliato fino a raggiungere i 19 dollari al barile.
previsioni petrolio
Petrolio Wti può tornare sotto 100$ al barile
Il petrolio è sempre più sotto i riflettori, in quanto nel bel mezzo della crisi economica i prezzi restano molto elevati con la possibilità di salire ulteriormente a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Iran. Così USA, Francia e Gran Bretagna hanno iniziato le consultazioni con l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) per procedere con l’utilizzo delle riserve strategiche di greggio allo scopo di frenare la corsa delle quotazioni. E’ disposta a collaborare con le tre potenze economiche occidentali anche l’Arabia Saudita.
Previsioni prezzo Petrolio 26 marzo 2012
Il prezzo del greggio resta ancora fortemente influenzato dalle tensioni in Iran. Venerdì il petrolio Wti, ma anche il Brent, ha vissuto una seduta molto volatile a seguito delle nuove stime effettuate da circuiti informativi, aziende del settore e banche d’affari sulla produzione e sull’export di petrolio iraniano. Secondo Petrologistic, a marzo avverrà un calo dell’export del 14% a 1,9 milioni di barili al giorno (mbg) dai 2,2 milioni di febbraio. Citigroup ritiene che il calo dell’export raggiungerà 1,8 mbg. Bloomberg, invece, stima la produzione di greggio in Iran ai minimi dal 2002 a 3,45 mbg per il mese di marzo.
Target price Petrolio marzo 2012
Il petrolio Wti ha toccato ieri un minimo a circa un mese a 103.77$ al barile sulla notizia di un possibile rilascio di riserve strategiche di greggio, allo scopo di frenare l’apprezzamento senza freni dell’oro nero. Washington, che agirebbe in accordo con il governo britannico, sembrerebbe sempre più convinta di questa opzione. La notizia è stata battuta ieri pomeriggio dalle principali agenzie di stampa e ha fatto immediatamente crollare il petrolio Wti di quasi 2$ e il petrolio Brent di oltre 3$ al barile. Il riferimento europeo ha chiuso ieri a 123.55$/bbl segnando un calo superiore all’1%.