Il trend discendente della sterlina diventa sempre più solido, soprattutto dopo il nuovo crollo avvenuto questa mattina a seguito della pubblicazione del deludente dato sull’indice Pmi manifatturiero nel Regno Unito. Il valore dell’indice è sceso sotto la soglia spartiacque tra crescita e contrazione economica di 50. Infatti il nuovo valore si è attestato a 47,9 punti, in forte calo rispetto ai 50,8 punti del mese precedente. Gli analisti finanziari si aspettavano un lieve miglioramento a 51 punti. La reazione della sterlina a questo dato macro è stata molto negativa.
pmi manifatturiero
Forex euro/dollaro supera 1,34 in attesa Ifo tedesco
Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a superare il livello di resistenza posto a 1,34 appena dopo l’apertura dei futures europei. Pochi minuti dopo l’apertura delle contrattazioni nel Vecchio Continente, la quotazione del cambio si aggira intorno a 1,3410. Il massimo intraday finora toccato dai prezzi è 1,3418, che equivale al livello più alto da inizio marzo 2012. Il breakout rialzista della forte resistenza di 1,34, se confermato in chiusura, potrebbe dare il via a un nuovo strappo bullish verso 1,35.
Forex euro/dollaro sopra 1,34 entro fine gennaio 2013?
Il tasso di cambio euro/dollaro continua a mostrare un’evidente trading range su base giornaliera tra 1,34 e 1,3250 ormai da più di una settimana. La fase laterale che sta interessando il cambio riflette un clima di forte incertezza, dovuto soprattutto ai timori degli investitori che il cambio possa aver ormai raggiunto il suo target dopo il prolungato rally in atto dai minimi di area 1,2040 di fine luglio 2012. Tuttavia, però, il cambio potrebbe ancora salire nelle prossime settimane, quantomeno fino a 1,35 secondo molti esperti del mercato valutario.
Forex dollaro/yen verso 87 dopo dati macro giapponesi negativi
Sul forex lo yen continua a perdere valore ogni giorno di più. In realtà, si tratta di un risultato molto positivo per il nuovo governo di centro-destra targato Shinzo Abe, leader del partito dei liberaldemocratici, che ha dichiarato a più riprese di voler perseguire una politica di deprezzamento della valuta locale per rilanciare l’export e combattere più efficacemente la deflazione. Tuttavia, oggi il nuovo esecutivo deve ingoiare un brutto colpo dal fronte degli indicatori economici, che hanno accentuato la debolezza dello yen.