
Possibile aumento offerta obbligazioni Eni a 1,5 miliardi

L’ultima in ordine di tempo ad aver rivisto il suo giudizio su alcuni titoli energetici quotati a Piazza Affari è Cheuvreux, che ha comunicato poche ore fa di aver tagliato il target price su Terna e Snam Rete Gas.
La valutazione complessiva della banca d’affari sul titolo della società attiva nel settore delle costruzioni rimane però positiva: il titolo Astaldi è stato infatti confermato nella lista dei titoli preferiti da Unicredit MIB, che ha spiegato di aver deciso di tagliare il target price solo per adeguare la valutazione alle recenti modifiche apportate ai parametri di valutazione dell’azienda.
A Piazza Affari il titolo Mps non risente particolarmente del giudizio negativo arrivato dalla banca d’affari, in tarda mattinata segna infatti un rialzo dello 0,51% a 0,435 euro.
Ad influire negativamente sull’andamento della società attiva nel settore dell’energia è la cosiddetta Robin tax prevista dalla manovra sul pareggio predisposta dal governo nei giorni scorsi e in forza della quale le aziende attive nel settore energetico subiranno nel corso dei prossimi tre anni di imposta un incremento di quattro punti percentuali dell’addizionale Ires sui bilanci.
Ad influire negativamente sull’andamento dei due titoli sono le misure contenute nella manovra sul pareggio varata dal governo e che tra le varie misure prevede anche dei provvedimenti riguardanti il settore dei monopoli, in cui rientrano tabacchi e giochi, e in forza dei quali si stima di riuscire ad ottenere un gettito di ammontare pari a 1,5 miliardi di euro.
Le aziende che rientrano in tale settore, che tra le altre cose nel corso degli anni scorsi sono state colpite da pesanti rincari fiscali, per tre anni d’imposta a partire da quello in corso subiranno un incremento di quattro punti percentuali dell’addizionale Ires sui bilanci.
Secondo quanto riferito da una fonte molto vicina al dossier e citata da Reuters, il Cda del gruppo aerospaziale non ha intenzione di perdere tempo, in quanto è intenzionato a presentare la domanda per chiedere l’ammissione alla quotazione in Borsa delle azioni Avio entro la fine della settimana.
Tra questi figurano gli analisti di Credit Suisse e di Goldman Sachs, che hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Eni portandolo rispettivamente da 21,8 a 19 euro e da 21,6 a 20,6 euro.
La conferma è arrivata da una nota diffusa dalla società nel corso del fine settimana e attraverso la quale è stato reso noto che l’assemblea degli azionisti di Avio ha conferito al Consiglio di amministrazione i poteri necessari per presentare la domanda di ammissione alla quotazione in Borsa.