Le forti tensioni politiche e sociali in Egitto hanno favorito il boom delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. Il future sul petrolio WTI è salito dell’1,65% sul mercato Nymex di New York, spingendosi fino a 102,18 dollari al barile sui livelli più alti degli ultimi 14 mesi. In forte crescita anche i prezzi del petrolio Brent, che ha chiuso con un progresso dell’1,69%, tornando in area 106 dollari al barile sui massimi delle ultime due settimane. Le quotazioni del greggio tornando a infiammarsi dopo il golpe militare nel paese nordafricano.
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Petrolio Brent sotto 100$ al barile a fine 2012 secondo Fmi
Nel suo World Economic Outlook il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita dell’economia mondiale, ma non necessariamente gli esperti dell’istituto di Washington si aspettano una netta contrazione dei prezzi delle commodity. Anzi, gli economisti del Fmi ritengono che i prezzi delle materie prime mostreranno un’elevata volatilità, sia che ci concretizzi lo scenario peggiore (ricaduta della crisi del debito sovrano nella zona euro) sia quello migliore (maggiori stimoli monetari della Cina per rilanciare l’economia in frenata).
Quotazione Petrolio crolla dopo Pmi cinese
La Cina sta rallentando la sua crescita economica già da diversi mesi, ma oggi ha dato una nuova spallata alle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali a seguito della pubblicazione dell’indice Pmi manifatturiero calcolato da Hsbc. L’indice è sceso a 47,8 punti a settembre, in calo dai 48,2 punti evidenziati ad agosto scorso. Il dato è comunque leggermente migliore rispetto alle stime preliminari di 47,6 punti. Il calo del Pmi cinese ha messo ko le quotazioni del greggio, che già ieri avevano mostrato un forte calo.