
Portafoglio obbligazionario 2012 bassa propensione al rischio

Tale decisione, contrariamente alle aspettative, non ha causato una crescita dei rendimenti, ma nonostante questo sono comunque numerosi gli investitori che hanno spostato il loro interesse verso le obbligazioni societarie, che al momento risultano senza dubbio caratterizzate da una maggiore stabilità.
Per quanto riguarda il mercato dei titoli di Stato, in particolare, nel corso dell’ultimo periodo si è assistito ad un incremento della domanda degli investitori verso i titoli emessi da Paesi considerati sicuri, tra cui figurano Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa riportate dal settimanale Il Mondo, tuttavia, il colosso italiano attivo nel settore dell’energia avrebbe in mente di lanciare un nuovo prestito obbligazionario destinato esclusivamente al mercato retail già entro la fine del 2011, quindi entro pochissime settimane.
Secondo gli esperti, tuttavia, se la situazione nella zona euro dovesse peggiorare ulteriormente ne risentirebbero inevitabilmente anche le emissioni di Berlino.
I dati relativi alla domanda, tuttavia, non sono ancora stati resi noti, la società ha fatto sapere che verranno diffusi venerdì prossimo contestualmente alle informazioni relative al rendimento lordo riconosciuto a ciascuna obbligazione.
Il rialzo dei prezzi, dunque, rappresenta un fattore da tenere in considerazione nella scelta delle obbligazioni da includere nel proprio portafoglio. A riguardo, in particolare, occorre distinguere a seconda delle previsioni di crescita dei prezzi, distinguendo tra un’ipotesi di crescita moderata e un’ipotesi di crescita elevata.
In entrambi i casi esiste una propensione a rischio, la stessa che caratterizza tutti gli investimenti. A seconda della composizione del portafoglio obbligazionario, tuttavia, la propensione al rischio può essere alta, media o bassa.