Misure del governo sui mutui a tasso variabile

Nonostante gli esperti hanno tranquillizzato le famiglie con un mutuo a tasso variabile, spiegando loro che a fronte del recente aumento dei tassi di interesse e degli attesi e ulteriori incrementi nel corso dei prossimi mesi non sempre conviene passare al fisso in quanto si tratta di una scelta che comporta un maggior esborso a fronte di una convenienza futura e non certa, il governo ha deciso di intervenire per aiutare le famiglie che hanno sottoscritto un mutuo di questo tipo e che nel corso del prossimi mesi potrebbero veder lievitare la rata mensile.

L’intervento del governo si tradurrà in una norma inclusa nel decreto per lo sviluppo che il Consiglio dei Ministri approverà il prossimo 6 maggio e che è frutto della collaborazione tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari.

Mutui con cap più convenienti 2011

Le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile in questo periodo stanno seriamente valutando la possibilità di rinegoziare il mutuo scegliendo tra i mutui a tasso fisso più convenienti 2011. Il tasso fisso, tuttavia, non è la sola alternativa la tasso variabile, quasi tutte le banche ormai propongono ai propri clienti anche il cosiddetto mutuo con cap, ovvero un mutuo a tasso variabile ma che prevede un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire.

Questa tipologia di mutuo, quindi, consente da un lato di beneficiare dei vantaggi del tasso variabile e dall’altro di dormire sonni tranquilli, essendo certi che la rata del mutuo non potrà mai superare una soglia predeterminata.

Mutui a tasso variabile più convenienti 2011

Il rialzo dei tassi di interesse attuato lo scorso 7 aprile dalla Banca centrale europea e le previsioni degli analisti, secondo cui nel corso della restante parte dell’anno ci saranno altri due rialzi di un quarto di punto percentuale, hanno reso la scelta del mutuo ancora più complicata.

Un aiuto per coloro che stanno scegliendo il mutuo più adatto alle proprie esigenze e per coloro che stanno valutando l’ipotesi di procedere ad una surroga del mutuo arriva dalle pagine di CorrierEconomia, che ha pubblicato la lista delle banche che offrono i mutui a tasso variabile più convenienti stilata sulla base dei dati di MutuiOnline.

Mutui a tasso fisso più convenienti 2011

Alla luce del rialzo dei tassi di interesse attuato lo scorso 7 aprile dalla Bce e delle previsioni degli analisti, secondo cui nel corso della restante parte dell’anno ci saranno almeno altri due rialzi di un quarto di punto percentuale, le famiglie che stanno pagando un mutuo a tasso variabile si chiedono se, viste le prospettive relative all’andamento dei tassi mutui 2011, conviene passare al fisso.

A riguardo gli esperti consigliano di non prendere decisione affrettate, poiché nella maggior parte dei casi l’ammontare della rata comprensiva di rialzo sarà inferiore alla rata che si pagherebbe con il tasso fisso.

Tassi mutui 2011, conviene passare al fisso?

Dopo il rialzo dei tassi di interesse dalla Bce arrivato in occasione della riunione del Consiglio direttivo di giovedì scorso, per coloro che stanno pagando un mutuo a tasso variabile dalla prossima rata scatterà il primo rincaro.

La scorsa settimana, in particolare, la Banca centrale europea ha alzato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale portandolo all’1,25%, tuttavia secondo le previsioni si tratta solo del primo di una serie di lievi rialzi che entro il primo trimestre del 2012 porteranno i tassi di interesse al 2%.

Rimborso spese surrogazione mutuo

La surroga del mutuo, insieme alla rinegoziazione del mutuo, rappresenta una delle modalità per cambiare le condizioni del proprio mutuo qualora queste non risultino più convenienti. La legge prevede che per questa operazione le banche non possano imputare al cliente alcun tipo di spesa, una disposizione che però molti istituti di credito non applicano a dovere, essendo soliti far pagare ai propri clienti spese non dovute.

Per questo motivo nel caso in cui si è stata richiesta la surroga del mutuo e la banca ha fatto pagare al cliente delle spese non dovute, questo è legittimato a chiedere la restituzione dei soldi che non avrebbe dovuto pagare.

Glossario mutui

Chi intende richiedere un mutuo per acquistare un immobile, oltre a dover scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, molto spesso si trova di fronte a termini sconosciuti ma di cui è necessario conoscere il significato per poter scegliere l’offerta più vantaggiosa in base a quelle che sono le proprie esigenze.

Per questo motivo proponiamo un glossario con tutti i termini base da conoscere prima di richiedere un mutuo.

Convertire mutuo e prestiti in un unico finanziamento

Chi sta rimborsando il mutuo e al tempo stesso anche uno o più prestiti può scegliere di inglobarli tutti in un unico finanziamento, una scelta che però gli esperti consigliano solo a chi è in grave difficoltà. Se è vero che questa opzione consente di alleggerire la rata mensile è anche vero che aumenta di non poco la spesa complessiva.

L’ipotesi è quella di un mutuo che ha 100.000 euro di debito residuo da estinguere in 20 anni, per una rata mensile di 660 euro, un prestito di 20 mila euro con un tasso al 9% per cinque anni per l’acquisto dell’auto, per una rata mensile di 415 euro, e un finanziamento a 7 anni per 15 mila euro per acquisto di mobili, per una rata 256 euro al mese. In questo caso, dunque, la spesa mensile complessiva ammonta a 1.331 euro.

Surroga del mutuo, ecco quando conviene

Nel caso in cui il cliente desideri modificare il piano di ammortamento del suo mutuo ha a disposizione due strumenti, la rinegoziazione del mutuo o la surroga. Quest’ultima, in particolare, nella maggior parte dei casi risulta più conveniente per via del fatto che la nuova banca cerca di venire incontro al soggetto per accaparrarsi un nuovo cliente, concedendo un allungamento della durata a parità di tasso o una limatura degli interessi a parità di durata.

Anche in questo caso l’operazione è priva di spese, dal momento che non occorre servirsi di un notaio, tuttavia bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, gli stessi necessari per un nuovo mutuo: non bisogna essere cattivi pagatori, bisogna avere un lavoro sicuro e ci deve essere un giusto rapporto tra rata e reddito.

Rinegoziare un mutuo, ecco quando conviene

La rinegoziazione e la surroga del mutuo sono due opzioni sempre più richieste, soprattutto la prima a cui aspirano sia coloro che si trovano in difficoltà, chiedendo l’allungamento della durata o il cambiamento del tasso applicato, sia coloro che vivono una situazione economica serena, che invece chiedono la riduzione dei tempi e un conseguente aumento della rata mensile.

Si tratta di un’operazione che non comporta costi aggiuntivi dato che non necessita dell’intervento di un notaio, tuttavia bisogna tener presente che la banca non è obbligata ad accettare la richiesta del proprio cliente, anche se nella maggior parte dei casi si tenta di accontentarlo per evitare che decida di optare per una surroga, soprattutto se ne sussistono i requisiti.