Il Coronavirus sta avendo un forte impatto sull’economia italiana: partendo dalle conseguenze dei problemi in territorio cinese fino ad arrivare a quelle dirette della presenza di due focolai nel nostro paese. Come reagirà l’Italia a questa emergenza?
Moody’s
Moody’s declassa Italia: Codacons minaccia esposto
Moody’s declassa l’Italia e mentre il Governo risponde sottolineando che non ci sono i problemi, l’associazione dei consumatori Codacons decide che è bene agire per vie legali presentando un vero e proprio esposto.
Moody’s pronta a declassare l’Italia
Moody’s è pronta a declassare l’Italia e non lo nasconde: anzi lo annuncia quasi senza mezzi termini, eseguendo una sorta di primo bilancio preventivo su quello che potrebbe essere il Governo che da lunedì, se venissero trovati accordi, potrebbe essere definitivo.
Rating Safilo alzato da Moody’s
A risollevare l’andamento del titolo non è servita la promozione arrivata da Moody’s, che ha comunicato oggi di aver portato il corporate family rating di Safilo da B3 a B2 e la probabilità di default da B3-PD a B2-PD, con outlook che rimane positivo.
Moody’s taglia outlook Cina a negativo
Sulla Cina iniziano a esserci le prime forti preoccupazioni delle agenzie di rating. La settimana scorsa Fitch taglia rating Cina ad A+, evidenziano i rischi legati alla trasformazione del modello economico dell’ex impero celeste che potrebbe avere conseguenze negative sull’economia e sulle finanze pubbliche nel breve periodo. Oggi è arrivata una nuova raccomandazione negativa. Infatti, Moody’s Investor Service ha deciso di tagliare l’outlook sul rating sovrano della Cina a “negativo” da “stabile”. Moody’s ha al momento un giudizio Aa3 sulla Repubblica Popolare Cinese.
Sterlina non tornerà sopra 1,50 dollari secondo Merrill Lynch
Uno dei temi di maggiore interesse sul mercato valutario è senza dubbio la crisi della sterlina, che da inizio anno perde quasi il 10% nei confronti del dollaro americano e il 7,5% nei confronti dell’euro. La debolezza della valuta britannica riflette quella dell’economia di Sua Maestà, che rischia ancora una volta di finire in recessione. Gli ultimi dati macroeconomici evidenziano uno stato di salute pessimo dell’economia britannica. Ieri anche la produzione industriale è risultata in calo e inferiore alle aspettative.
Sterlina ai minimi da giugno 2010 sotto 1,49 dollari
La corsa al ribasso del tasso di cambio sterlina/dollaro non accenna a dare segnali di inversione. In attesa della pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione manifatturiera nel Regno Unito (attesi per le ore 10,30), la sterlina è scesa sui minimi più bassi da fine giugno 2010 a 1,4865. A questo punto, se dovesse avvenire una fase di consolidamento sotto 1,50, è molto probabile che i prezzi possano approfondire ulteriormente al ribasso nei prossimi giorni con primo obiettivo posto a 1,47.
Sterlina ai minimi da luglio 2010 sul dollaro
Il trend discendente della sterlina diventa sempre più solido, soprattutto dopo il nuovo crollo avvenuto questa mattina a seguito della pubblicazione del deludente dato sull’indice Pmi manifatturiero nel Regno Unito. Il valore dell’indice è sceso sotto la soglia spartiacque tra crescita e contrazione economica di 50. Infatti il nuovo valore si è attestato a 47,9 punti, in forte calo rispetto ai 50,8 punti del mese precedente. Gli analisti finanziari si aspettavano un lieve miglioramento a 51 punti. La reazione della sterlina a questo dato macro è stata molto negativa.
Regno Unito rating Tripla A tagliato da Moody’s
L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di tagliare il giudizio di massima affidabilità creditizia del Regno Unito, declassando il rating sovrano di Sua Maestà da “Aaa” ad “Aa1”. Si tratta del primo downgrade degli ultimi 35 anni, che riflette l’attuale difficoltà dell’economia britannica di venir fuori da una prolungata fase di recessione e di mettere a posto le finanze pubbliche. L’outlook assegnato da Moody’s è però “stabile”, per cui non sono in vista ulteriori declassamenti. La perdita della prestigiosa “Tripla A” era comunque attesa da tempo.
Rating Telecom Italia tagliato da Moody’s
Ad influire negativamente sull’andamento del titolo della compagnia telefonica italiana, oltre al ribasso di questa mattina dei principali indici azionari del listino milanese, è anche il downgrade arrivato dall’agenzia di rating Moody’s, che ha comunicato di aver portato il rating di lungo termine su Telecom Italia da “Baa2” a “Baa3” (ovvero l’ultimo livello prima del passaggio tra gli emittenti speculativi), in quanto la società non è riuscita a centrare il target sull’indebitamento fissato per la fine del 2012.