Secondo quanto riportato da Affari & Finanza, infatti, il gruppo al momento starebbe valutando ben due dossier volti alla possibile acquisizione di un nuovo brand, per un valore complessivo compreso tra 50 e 100 milioni di euro e che potrebbe far slittare l’Ipo alla seconda parte del 2011.
In ogni caso si tratterebbe solo di ritardare lo sbarco di pochi mesi, perché sia il management che il mercato sono convinti che per Moncler sia arrivato il momento della quotazione in Borsa. Il collocamento delle azioni sul listino milanese avverrà ad opera di Bank of America-Merrill Lynch, Banca Imi-Intesa Sanpaolo e Morgan Stanley, mentre l’advisor fiscale dovrebbe essere Kpmg.
Nel frattempo continua l’espansione, si stima che alla fine del 2011 verranno aperti circa una trentina di nuovi negozi. Dopo il megastore di New York sono previste nuove aperture a Chicago, Monaco di Baviera, Vienna, Berlino, Hong Kong e Shanghai.
Per l’intero 2010 le previsioni parlano di una crescita del 19% dei ricavi, per un fatturato che si aggira intorno ai 450 milioni di euro. Al momento alla guida del gruppo c’è Remo Ruffini, che ne controlla il 38%, mentre l’azionista di riferimento è il Fondo Carlyle Italia con il 48%. Riguardo alla probabile acquisizione di un nuovo brand le ipotesi sono due, o Carlyle venderà metà della sua partecipazione oppure verrà posta in essere l’emissione di nuove azioni.