La corsa a Piazza Affari del titolo Mediaset non è passata di certo inosservata, considerando che le azioni del gruppo televisivo di Cologno Monzese hanno messo a segno una performance del 97,7% da inizio anno. Un vero e proprio boom, che ha riportato le quotazioni del titolo del Biscione sopra 3 euro. Ieri il titolo Mediaset ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo del 2,53% a 3,076 euro, toccando il massimo più alto da fine giugno 2011. Eppure c’è chi cerca di smorzare gli entusiasmi.
MedioBanca
Obbligazione Mediobanca a tasso variabile
A breve ci sarà una nuova entrata nel MOT, grazie all’ingresso di una nuova obbligazione. Il titolo obbligazionario sarà emesso da Mediobanca e avrà la caratteristica di essere una obbligazione a tasso variabile emessa da Mediobanca che ha debuttato in borsa nella Piazza Affari di Milano lo scorso 26 giugno 2013.
Nessun aumento di capitale per Mediobanca
L’amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel ha dichiarato che la stessa azienda non ha alcuna necessità di aumento di capitale. Per questo motivo Mediobanca non ha effettuato alcuna operazione del genere e non ha alcuna intenzione di farlo. Lo stesso amministratore delegato ha ricordato che la banca d’affari non ha infatti effettuato aumenti di capitale da ben 15 anni, proprio perchè si tratta di un soggetto completamente diverso nel panorama nazionale. Il sistema bancario italiano ha infatti raccolto ben 36 miliardi di euro. Una precisazione che è stata posta in una particolare occasione, quale la presentazione del piano di sviluppo per tutti gli anni fino 2016 agli analisti.
MPS in rialzo su rumors abolizione limite al diritto di voto
Il titolo Monte dei Paschi continua ad essere acquistato a Piazza Affari, e questo anche grazie all’ipotesi legata al nuovo statuto che potrebbe non contenere il limite di voto per gli azionisti, del 4%, con l’esclusione della Fondazione Mps; cancellazione che è stata richiesta sia dalla Banca d’Italia che dall’Unione Europea, per poter approvare il finanziamento pubblico.
Attualmente il titolo si attesta a quota 0,2573 euro, per un +3,29%. L’andamento positivo del titolo ha fatto registrare un numero elevato di scambi, con circa 311 milioni di azioni, a fronte dei 160 milioni di pezzi di media, che invece erano stati scambiati nell’ultimo mese giornalmente.
Mediobanca riacquisto obbligazioni concluso con successo
In particolare, al termine del periodo di adesione l’ammontare nominale complessivo delle obbligazioni conferite dagli aderenti è stato di 1,471 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi per la cosidetta offerta A relativa a sei prestiti obbligazionari e 172,64 milioni per la cosiddetta offerta B relativa a tre prestiti obbligazionari.
Portafoglio titoli consigliato da Mediobanca dopo elezioni 2013
In particolare, gli esperti di Piazzetta Cuccia per quanto riguarda il portafoglio long hanno rimosso il titolo Unicredit e al contempo aggiunto Autogrill, Prysmian e Brembo.
Mediobanca semestrale esercizio 2012/2013
Se si considera solo il secondo trimestre dell’esercizio in corso, l’utile netto si è attestato a 14,8 milioni di euro, superiore alle previsioni degli analisti, che ricordiamo prevedevano in media una perdita di circa 10 milioni di euro.
Trimestrale Mediobanca luglio settembre 2012
Il risultato positivo è stato ricondotto ad una serie di fattori, tra cui la tenuta dei ricavi, la riduzione dei costi, l‘assenza di significative rettifiche sul portafoglio titoli ed il contenimento del costo del rischio.
Bilancio Mediobanca esercizio 2011/2012
Le rettifiche su crediti sono risultate pari a 134,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 100,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, soprattutto per via dei maggiori accantonamenti nel comparto wholesale.
Previsioni Mediobanca esercizio 2011/2012
Tra questi figurano gli analisti di Banca Akros, secondo cui Piazzetta Cuccia ha archiviato lo scorso esercizio con un utile netto di circa 80 milioni di euro, ossia in calo dell’80% circa rispetto ai 369 milioni del precedente esercizio, soprattutto a causa di un aumento del 33% delle rettifiche di valore sui crediti a 464 milioni di euro e del raddoppio delle svalutazioni finanziarie per 560 milioni di euro.