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Operatori finanziari, peggioramento del ‘sentiment’

Gli operatori finanziari fanno registrare un peggioramento del ‘sentiment’. Il clima, infatti, è cupo. I dati provenienti dalla Germania, le tensioni geopolitiche, le notizie provenienti dall’Isis, dal Nord della Corea, il voto di fiducia della Grecia, nonché il dilagare dell’Ebola sono alcuni tra i motivi più pesanti di questo trend negativo che serpeggia tra i mercati.

Previsioni prezzo oro 2014-2015 secondo Barclays

Par6689601Negli ultimi tempi le materie prime hanno sperimentato una fase di recupero delle quotazioni, dopo aver messo a segno una performance decisamente negativa nei primi sei mesi dell’anno. Gli analisti finanziari hanno da tempo abbassato le stime sul prezzo medio dei principali metalli preziosi, in virtù delle attese di avvio del tapering della FED e ai minori rischi di inflazione di medio periodo. L’oro è salito sui massimi a due mesi, superando quota 1.400 dollari e totalizzando un recupero del 19% dai minimi dell’anno posti a 1.180 dollari.

Investire nelle materie prime agricole nel 2013

Materie Prime

L’investimento nelle materie prime non è tra i più consigliati dagli analisti, soprattutto perché si ritiene che il rallentamento dei tassi di crescita mondiali del Pil sia destinato ad avere ripercussioni negative sui prezzi delle commodity.

Tuttavia, non manca chi non vuole rinunciare a dedicare una parte del suo portafoglio di investimenti alle materie prime, intravedendo delle possibilità di guadagno. In tal caso, possono risultare utili le previsioni fornite dagli analisti di Goldman Sachs sull’andamento dei prezzi delle principali materie prime agricole.

Investire sulle materie prime non conviene secondo Credit Suisse

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Gli analisti di Credit Suisse consigliano di non investire sulle materie prime, in quanto ritengono che le commody non siano al momento una buona opportunità di investimento.

In un recente report, infatti, oltre a sconsigliare l’investimento nelle materie prime, gli esperti della banca d’affari svizzera hanno anche individuato una serie di motivi per i quali tale tipologie di investimento è sconsigliata e poco fruttifera, come testimoniato anche dal progressivo spostamento degli investimenti dalle commody alle materie prime registrato nel corso degli ultimi mesi.

Su quali materie prime investire nel 2013 secondo Morgan Stanley

Gli analisti delle principali banche d’affari di tutto il mondo sono pronti a scommettere in una ripresa del mercato azionario nel corso del prossimo anno. Tuttavia, pur consigliando agli investitori di aumentare la quota del proprio portafoglio destinata a titoli azionari, sottolineano l’importanza di attuare un’attenta diversificazione per ottimizzare i guadagni e limitare i rischi.

Un portafoglio opportunamente diversificato non può pertanto risultare privo di una componente dedicata alle materie prime.

Goldman Sachs prevede boom delle commodity entro 12 mesi

Gli analisti finanziari di Goldman Sachs prevedono che nell’ultimo trimestre del 2012 le materie prime faranno molto bene, ma la previsione è ancora più ottimistica se si allarga l’orizzonte temporale. Secondo Goldman Sachs l’indice benchmark creato dalla banca americana relativo alle commodity, ovvero l’indice S&P Gsci, salirà del 18% nei prossimi 12 mesi. Insomma, la banca americana si aspetta un rendimento praticamente doppio rispetto a quello evidenziato da settembre 2011 fino ad oggi.

Andamento mercato materie prime prima parte 2012

Sono diverse le materie prime che da gennaio 2012 hanno realizzato un trend positivo, complici diversi fattori macroeconomici come il rallentamento economico, alcuni eventi atmosferici naturali che hanno causato un aumento dei prezzi di alcuni prodotti agricoli e i diversi interventi arrivati dalle banche centrali, come quello della Federal Reserve che ha causato un’impennata del prezzo dell’oro.

Tra le materie prime che sono riuscite a mettere a segno i migliori guadagni figura ai primi posti figura la soia, che dall’inizio dell’anno ha messo a segno un +45% soprattutto a causa della siccità nel Midwest.

Glencore ottimista sulle materie prime nel 2012

Il mercato globale delle materie prime è da qualche tempo in grande difficoltà, complice le aspettative di rallentamento economico su scala globale e i timori per un peggioramento della crisi dei debiti sovrani nella zona euro. L’indice CRB è sceso sui minimi a 7 mesi, ma secondo Glencore International – la più grande società di trading al mondo con interessi in tutte le commodity e proprietaria di numerose miniere – le materie prime sono ancora un mercato in salute.

Prezzi materie prime alimentari sotto attacco speculativo

La finanza internazionale picchia duro anche sulle materie prime; la speculazione, in particolare, non coinvolge solamente i metalli preziosi, con l’oro, l’argento ed il platino in testa, ma anche e soprattutto il cibo, ovverosia quelle che sono le materie prime alimentari.

A denunciarlo è stata l’Organizzazione degli agricoltori della Coldiretti nel sottolineare come l’alta volatilità dei prezzi delle materie prime sia frutto di speculazioni, spesso a dir poco selvagge, su prodotti alimentari come il mais, il grano e la soia; trattasi di ingenti movimenti di capitale che generano ripercussioni negative sull’economia reale, e nello specifico sulle semine e sui raccolti un po’ in tutte le aree del mondo.

Previsioni materie prime 2011

I primi mesi del 2011, anno che doveva confermare la definitiva uscita dalla crisi economica globale, sono stati caratterizzati da eventi che rischiano di avere gravi ripercussioni sull’economia mondiale, tanto da portare alcuni economisti a temere una nuova ricaduta di entità più o meno uguale a quella che ha seguito il fallimento di Lehman Brothers nella seconda metà del 2008.

Contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare, tuttavia, l’indice dei prezzi delle materie prime non ha subito pesanti mutamenti dopo il terremoto e l’allarme nucleare in Giappone, seguiti dalla guerra in Libia.