Un cortocircuito finanziario e valutario di proporzioni, dimensioni e gravità rilevanti. Questo è quello che da qualche mese a questa parte rischia tutta l’Eurozona. Sono molte le variabili, non solo di natura speculativa, che premono nella direzione per cui l’euro non sia più la moneta rappresentativa di Paesi, quelli europei appunto, che sono tra di loro diversi, troppo diversi.
Da un lato c’è il rigore della Germania, dall’altro la situazione disastrata e disastrosa della Grecia che ora, stando alle ultime notizie, mira a indire un referendum popolare per conoscere la posizione dei cittadini in merito alle nuove tranche di aiuti che, provenienti dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Unione Europea, dovranno scongiurarne il default.
Da un lato c’è il rigore della Germania, dall’altro la situazione disastrata e disastrosa della Grecia che ora, stando alle ultime notizie, mira a indire un referendum popolare per conoscere la posizione dei cittadini in merito alle nuove tranche di aiuti che, provenienti dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Unione Europea, dovranno scongiurarne il default.