Moleskine delude gli investitori a due mesi dall’Ipo

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Il titolo Moleskine sta deludendo le aspettative degli investitori, che avevano puntato forte sulla società che produce agendine e block-notes con la famosa copertina nera. A due mesi dall’Ipo, la performance dell’unica matricola di Piazza Affari del 2013 è davvero deludente. Il debutto è avvenuto il 3 aprile a un prezzo di 2,3 euro, ma da allora il titolo ha perso più del 21%. Inoltre, il 25 aprile scorso il titolo crollava sui minimi storici di 1,562 euro, recuperando poi nelle settimane successive.

Esito Ipo Moleskine

Moleskine ha chiuso l’Ipo finalizzata alla quotazione sul listino milanese lo scorso mercoledì, con un prezzo di offerta delle azioni, sia per gli investitori istituzionali che per quelli retail, fissato a 2,3 euro, quindi a metà della forchetta iniziale compresa tra 2 e 2,65 euro.

La domanda degli investitori è stata piuttosto sostenuta, avendo superato di circa 3,6 volte il quantitativo offerto. Questo, come sottolineato da alcuni analisti, testimonia che ci troviamo di fronte alla quotazione in Borsa non di un semplice marchio di cartoleria, come pensano in tanti, ma di un’azienda con un brand che ha una forte identità e che cresce a tassi molto forti.

Moleskine quotazione a Piazza Affari entro fine 2012

Moleskine, società italiana con sede a Milano che si occupa della produzione di taccuini, agende, guide e altri oggetti dedicati ai viaggi e alla lettura, ha fatto sapere che intende quotarsi alla Borsa di Milano entro la fine dell’anno.

Un annuncio a sorpresa, dunque, non solo perché fino ad ora la società non aveva accennato di voler intraprendere la strada della quotazione in Borsa ma anche perché la decisione arriva in un momento particolarmente difficile per l’economia e per i mercati finanziari, tanto che alcune importanti aziende hanno addirittura deciso di rimandare il progetto di sbarco in Borsa.