
Chiusura anticipata Ipo Brunello Cucinelli al 27 aprile

Un vero e proprio successo, dunque, nonostante gli obiettivi posti dal presidente e amministratore delegato della società, Brunello Cucinelli, contrastino con il concetto di redditività come lo si intende per una società quotata in borsa.
Del resto un’impresa di questo tipo è già stata tentata e vinta da un altro importante gruppo attivo nel settore del lusso. Si tratta di Salvatore Ferragamo, che ricordiamo è approdato con successo a Piazza Affari poco meno di un anno fa.
Tale operazione, più nel dettaglio, avrà ad oggetto il collocamento di 20.400.000 azioni ordinarie, corrispondenti al 30% del capitale sociale.
Al momento la società non ha fornito indicazioni certe sulla data fissata per lo sbarco in Borsa, tuttavia sulla base di quanto riferito nel corso delle scorse settimane da una fonte, l’approdo dovrebbe avvenire il 3 maggio prossimo, quindi tra poco meno di un mese.
La banca d’affari ha inoltre fatto sapere che prevede per la società specializzata in capi di cachemire una crescita del fatturato nel corso dei prossimi tre anni compresa tra 240 e 356 milioni di euro, mentre l’Ebitda passerà da 40 a 70 milioni di euro e l’Ebitda margin dal 16,5% al 20%. Tutto questo senza contare l’azzeramento del debito dopo l’Ipo.
Secondo quanto riferito a Reuters da una fonte vicina all’operazione, infatti, lo sbarco in Borsa a giugno è un’ipotesi probabile, sempre che le condizioni dei mercati finanziari restino uguali o addirittura migliorino. Nel frattempo le banche starebbero lavorando al fine di definire tempi più precisi per la quotazione in Borsa.
A tal fine, dunque, la società ha presentato apposita domanda di ammissione alla quotazione sul mercato telematico azionario a Borsa Italiana e alla Consob.
La quotazione in Borsa di Avio, ricordiamo, era attesa tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012, in particolare attraverso il comunicato diffuso poche ore fa l’azienda attiva nel settore aerospaziale ha fatto sapere si aver escluso la possibilità di approdare a Piazza Affari entro la fine del 2011, mentre resta viva l’intenzione di quotarsi in Borsa entro la fine del 2012.