Investire sulle energie rinnovabili

La decisione di molti paesi europei di abbandonare l’energia nucleare o di sospendere i progetti che prevedevano la costruzione di nuove centrali avrà senza dubbio un effetto positivo sulle società attive nel campo delle energie rinnovabili, anche se dall’inizio dell’anno ad oggi questo settore non ha particolarmente brillato in Borsa.

Nel corso dei primi cinque mesi del 2011, infatti, il settore delle energie rinnovabili ha registrato una perdita del 4,5% contro la perdita dell’1,3% dell’Msci world, una performance negativa ricondotta in larga parte alla riduzione dei contributi in Germania, Italia e Spagna, ossia i tre paesi più importanti sia per il solare che per l’eolico.

Investire nei paesi emergenti Next 11

Nel corso degli ultimi anni i paesi emergenti hanno occupato un ruolo piuttosto importante all’interno dei portafogli degli investitori, tuttavia secondo gli esperti è arrivato il momento di spostare l’attenzione fino ad ora prestata ai cosiddetti Bric a favore dei cosiddetti Next 11, ossia un gruppo di paesi definiti come “nuovi emergenti” e che nel corso dell’ultimo periodo stanno registrando un’importante fase di crescita e di cambiamento.

Tra questi figurano il Messico, la Turchia, l’Indonesia e il Venezuela, che nel corso degli ultimi dieci anni hanno messo a segno delle performance più che soddisfacenti, con rendimenti compresi tra il 200% e il 900%.

Investire sfruttando la crisi europea

La crisi del debito sovrano sta mettendo a dura prova la pazienza degli investitori che si trovano a dover fare i conti con un andamento delle Borse europee molto spesso eccessivamente condizionato dai timori inerenti alla situazione debitoria di alcuni paesi europei, nonchè dalle scelte dei governi di tali paesi e dalle decisioni dell’Unione europea e della Banca centrale europea.

Tra questi stessi investitori, tuttavia, figura un folto gruppo di persone che, avendo piena fiducia nelle autorità europee e nelle loro scelte, ha deciso di sfruttare i momenti di volatilità per poter acquistare ad un prezzo più basso.

Rischi investimenti ETF

Nell’ultimo periodo si parla spesso di ETF sintetici, ossia di una particolare categoria di ETF che vengono spesso erroneamente confusi con gli ETf tradizionali. A chiarire le differenze tra queste due categorie di strumenti finanziari, e soprattutto ad evidenziare quelli che sono i rischi nascosti dei nuovi ETF, ci ha pensato Armando Carcaterra di Anima Sgr.

Carcaterra, in particolare, dopo aver ricordato che gli ETF tradizionali sono dei fondi comuni che si limitano a replicare determinati indici del mercato azionario o obbligazionario (per questo sono anche chiamati fondi passivi) e che possono essere acquistati e venduti in ogni momento in Borsa come se fossero semplici azioni, ha messo in guardia gli investitori sui rischi che si celano dietro a strumenti solitamente identificati come ETF e che molto spesso gli investitori ignorano.

Investire nei paesi emergenti con un Pac

Investire con un piano di accumulo a rate secondo gli esperti rappresenta un’ottima soluzione per chi intende investire nei paesi emergenti in un periodo caratterizzato da una forte pressione inflazionistica.

Gli analisti sono infatti concordi nel ritenere che l’aumento dei prezzi costringerà le banche centrali ad intraprendere un’azione restrittiva, una scelta che avrà tra i suoi probabili effetti un aumento della volatilità per le azioni delle nuove economie. Il piano di accumulo a rate rappresenta quindi una valida soluzione, soprattutto alla luce del fatto che consente di diversificare il proprio investimento e di evitare scelte azzardate dettate dall’emotività del momento.

Guadagnare investendo in Borsa

Guadagnare soldi investendo in Borsa è possibile, tuttavia si tratta di un metodo oltre rischioso anche piuttosto complicato. Per questo motivo tutti gli investitori alle prime armi devono necessariamente documentarsi prima di iniziare a giocare in Borsa, dando un’occhiata alle diverse teorie alla base delle più utilizzate strategie di investimento.

Tra queste figura in prima linea la Teoria di Dow e l’analisi tecnica. Charles Dow, ricordiamo, è il creatore del Dow Jones e il fondatore del Wall Street Journal e, attraverso una serie di articoli pubblicati sul suo quotidiano economico, ha enunciato i principi alla base dell’analisi tecnica che vengono ancora oggi utilizzati dai piccoli e grandi investitori.

Dividend yield definizione e calcolo

Il dividend yield è il rapporto tra il dividendo pagato da una società quotata per ogni singola azione e l’ultimo prezzo di mercato dell’azione stessa. Questo rapporto viene utilizzato come indicatore del rendimento immediato indipendentemente dall’andamento del titolo in Borsa.

Molto spesso il dividend yield viene utilizzato dagli investitori come strumento per individuare i dividendi più alti, una pratica comune non solo tra i piccoli investitori ma anche tra i fondi di investimento specializzati.

Settori su cui investire seconda parte 2011

Gli eventi degli ultimi mesi che hanno influito sul sistema economico hanno portato gli esperti a considerare opportuno un restyling del portafoglio azionario. Diversi cambi di scenari, infatti, hanno reso più appetibili determinati settori, pur confermando che continuano ad essere promettenti anche quelli che ad inizio anno venivano qualificati come i migliori settori su cui investire nel 2011.

La scelta più appropriata in questo momento, secondo gli esperti, è quella di ridurre la quota di portafoglio riservata ad azioni facenti parte dei settori più ciclici dell’economia e di aumentare la quota di azioni di quelle società che, invece, appartengono ai comparti difensivi dell’economia.

Consigli per investire in Borsa

Investire in Borsa può essere un’ottima soluzione per guadagnare soldi, a patto che lo si faccia in maniera responsabile. Per questo motivo prima di iniziare a giocare in Borsa è d’obbligo documentarsi su quelle che sono le strategie di investimento più diffuse e soprattutto prendere in seria considerazione le previsioni degli analisti, valutando al contempo le prospettive economiche e finanziarie dei diversi settori.

Dopo aver analizzato tutti questi fattori, prima di investire soldi veri, è consigliabile testare le proprie capacità di investitore con soldi finti attraverso siti che offrono la possibilità di giocare in Borsa mediante simulazione.

Raccomandazioni di Borsa o rating

Chi intende giocare in Borsa deve per prima cosa scegliere le azioni su cui investire, una scelta che deve essere effettuata mediante un’accurata analisi delle condizioni di stabilità economica non solo della società che emette un determinato titolo azionario ma anche del settore a cui il titolo appartiene.

Per un investitore alla prime armi, tuttavia, fare un’analisi del genere non è affatto semplice, per questo motivo quando si ha poca esperienza è possibile servirsi dei giudizi delle banche d’affari, tra le cui funzioni figura proprio l’analisi delle aziende quotate in Borsa e che al termine della loro indagine esprimono un giudizio chiamato appunto rating.