Buoni fruttiferi postali esenti dalla manovra finanziaria

Nel corso degli ultimi mesi sempre più persone hanno scelto di parcheggiare i propri risparmi nei buoni fruttiferi postali in quanto si tratta di prodotti che garantiscono in ogni caso la restituzione del capitale versato e degli interessi maturati fino al momento della scadenza o della richiesta di rimborso anticipato, anche se è bene precisare che per ottenere anche gli interessi occorre che sia trascorso un determinato periodo di tempo dalla sottoscrizione (12 mesi per i buoni ordinari, 18 mesi per quelli dedicati ai minori, indicizzati all’inflazione e a scadenza, 24 mesi per i BfpPremia e 6 mesi per i BfpDiciottomesi).

Investire nella corona svedese e norvegese

In un momento di instabilità economica che influisce negativamente sia sull’euro che sul dollaro, gli esperti consigliano di puntare alle cosiddette valute rifugio, intendendo per tali non solo il franco svizzero ma anche e soprattutto la corona norvegese e la corona svedese.

Se è vero che il franco svizzero è stato capace di rivalutarsi del 40% nel corso dei due anni appena trascorsi, secondo gli esperti non si può non tener conto dell’assoluta solidità delle valute scandinave.

Caratteristiche pronti contro termine

I pronti contro termine possono essere definiti una forma di raccolta bancaria indiretta, in altre parole si tratta di uno strumento attraverso il quale un cliente acquista un certo numero di obbligazioni e si impegna a rivenderle allo stesso intermediario ad un prezzo e ad una scadenza futura prestabilita.

Attraverso i pronti contro termine il risparmiatore effettua un deposito vincolato presso la banca che gli frutterà degli interessi, tuttavia la differenza sostanziale tra i pronti contro termine e i depositi vincolati sta soprattutto nella diversa garanzia.

Investire sfruttando l’instabilità dei mercati

La forte instabilità dei mercati finanziari causata dalla crisi del debito sovrano e dal rischio recessione degli Stati Uniti preoccupa non poco gli investitori, timorosi di vedere ridursi notevolmente i profitti prospettati dai propri investimenti. Secondo alcuni analisti, tuttavia, questo momento di turbolenza dei mercati finanziari può essere sfruttato a proprio favore.

Gli esperti di Fidelity hanno infatti ricordato che i mercati asiatici e i mercati dei paesi emergenti godono di un’economia ben salda e di un indebitamento ben al di sotto del livello di guardia, motivo per il quale rappresentano un’ottima opportunità per gli investitori più propensi al rischio.

Investire nei Btp nel 2011

Le ultime settimane sono state caratterizzate da un’elevata tensione dei mercati finanziari, con le Borse europee in forte calo e l’intensificarsi dei timori sulla crisi del debito sovrano. Basti pensare che da febbraio ad oggi Piazza Affari ha addirittura perso 32 punti percentuali, il secondo peggior risultato dopo quello di Atene.

In momenti del genere sono numerosi gli investitori che presi dal panico decidono di rinunciare a qualunque tipo di investimento e parcheggiare i propri risparmi in conti deposito o di acquistare dei buoni fruttiferi postali.

Buoni fruttiferi postali vs Btp

In un momento come quello attuale, caratterizzato da una forte instabilità dei mercati finanziari, ai risparmiatori sembra importare poco dell’ammontare dei rendimenti, quello che conta è mettere al sicuro i propri risparmi e puntare su strumenti che offrono un rendimento sicuro, anche se non particolarmente elevato.

Questa tendenza è testimoniata dal ritorno all’acquisto dei buoni fruttiferi postali, prodotti finanziari che i risparmiatori da sempre associano ad un investimento sicuro, nonostante i rendimenti non sono più quelli di una volta.

Investire in renminbi cinesi per combattere la crisi dei mercati

Secondo buona parte degli esperti investire nello yuan, anche detto renminbi, rappresenta un ottimo modo per affrontare con successo la volatilità dei mercati finanziari e i rischi derivanti dalla crisi del debito sovrano.

In base alle previsioni, infatti, nel corso dei prossimi cinque-dieci anni la valuta cinese registrerà un apprezzamento di oltre quattro punti percentuali all’anno contro il dollaro. Ad esserne convinto è Massimo Guiati, gestore del fondo Renminbi opportunities per Azimut.

WeBank rimborso bollo deposito titoli

Dopo l’approvazione della manovra finanziaria 2011, che tra le varie novità prevede anche un aumento del costo del bollo sul dossier titoli, la maggior parte degli investitori interessanti dall’aumento si sono messi alla ricerca di un modo per eliminare o ridurre il bollo sul dossier titoli.

In loro soccorso è arrivata WeBank, la banca online del Gruppo Bipiemme che, per venire incontro alla esigenze degli investitori e al tempo stesso cercare di incrementare il numero dei suoi clienti, ha lanciato una nuova offerta che prevede il rimborso del costo del bollo per il periodo che va dal secondo semestre 2011 e fino a tutto il 2013.

Investire puntando sui dividendi

In periodi di instabilità finanziaria non è affatto cosa semplice scegliere le azioni sui cui investire, soprattutto perché il continuo saliscendi non consente di effettuare una valutazione sufficientemente attendibile del trend di una determinata quotazione.

In questo periodo, dunque, può risultare utile investire seguendo una tecnica che nella maggior parte dei casi si rivela un’ottima strategia di investimento, ovvero quella di scegliere i titoli azionari su cui investire in base alle previsioni sui dividendi.