Strategia di investimento “The Dogs of the Dow”

La teoria “The Dogs of the Dow“, letteralmente “I cani del Dow Jones”, è una strategia di investimento piuttosto semplice che consiste nell’investite puntando sui titoli ad alto rendimento.

Tale strategia fu ideata e applicata per la prima volta da Benjamin Graham. Successivamente, precisamente agli inizi degli anni ’90, Michael O’Higgins e John Downes riscoprirono e studiarono la teoria pubblicando i risultati di tale indagine nel libro “Beating the Dow“.

Interessi Buoni Fruttiferi Postali 2012

Complice la volatilità dei mercati finanziari e la situazione di forte crisi e incertezza, nel corso degli ultimi mesi è stato registrato un forte incremento della domanda di Buoni Fruttiferi Postali.

Tra i vantaggi di questa forma di risparmio/investimento figura senza dubbio la semplicità di sottoscrizione, la sicurezza dell’investimento e i rendimenti piuttosto vantaggiosi.

Previsioni Paesi emergenti 2012

Nel corso del 2012 la crescita economica dei paesi emergenti, stimata tra il 4% e il 5%, guiderà il ciclo economico.

Ad esserne certi sono la maggior parte degli analisti, i quali sottolineando come i dati storici in nostro possesso evidenziano che durante le fasi economiche più difficili i paesi emergenti sono sempre riusciti a mettere a segno un recupero rapido ed efficace.

Commissioni titoli di Stato

Chi intende acquistare titoli di Stato deve fare i conti con alcune spese. La prima è senza dubbio quella riguardante la tenuta di un deposito titoli e che comporta oltre che il pagamento dell’eventuale canone richiesto dalla banca anche l’imposta di bollo dovuta per legge e il cui ammontare varia a seconda dell’ammontare degli investimenti.

Altra spesa riguarda le commissioni bancarie dovute all’intermediario per l’acquisto dei titoli di Stato, che a loro volta variano di banca in banca e dipendono oltre che dalla tipologia dei titoli acquistati anche dalla durata degli stessi.

Domanda e rendimento Btp asta 14 dicembre 2011

Il ministero dell’Economia e delle Finanze, in occasione dell’asta tenuta oggi, ha collocato Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) con scadenza 15 settembre 2016 per un ammontare pari a 3 miliardi di euro, a fronte di una domanda per un ammontare pari a 4,251 miliardi di euro.

L’ammontare offerto, dunque, si è collocato al massimo della forchetta compresa tra 2 e 3 miliardi di euro indicata dal ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre il tasso di copertura (ossia il rapporto tra titoli richiesti e titoli offerti) è stato pari a 1,42.

Come diversificare il portafoglio in periodi di crisi

In periodi di crisi e di elevata volatilità dei mercati finanziari è assolutamente d’obbligo diversificare il proprio portafoglio di investimenti al fine di evitare inutili perdite e di ottenere rendimenti quanto più elevati possibile.

Secondo gli esperti, in particolare, in periodi di crisi è necessario comporre il proprio portafoglio includendo: titoli che garantiscono un guadagno prevedibile nel tempo, titoli capaci di migliorare la diversificazione e titoli che riducono il più possibile la volatilità del portafoglio.

Tipologie di titoli di Stato italiani

Il ministero dell’Economia e delle Finanze emette regolarmente sul mercato cinque diverse tipologie di titoli di Stato, che possono essere acquistati dai risparmiatori italiani oltre che in occasione delle varie aste anche sul mercato secondario, dove vengono scambiati titoli già in circolazione.

Le diverse tipologie di titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano si differenziano per durata e rendimento. Di seguito riportiamo le caratteristiche delle diverse categorie di titoli di Stato italiani.

Comunicazione emissione Btp asta 14 dicembre 2011

Il ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite comunicato stampa datato 6 dicembre 2011, ha comunicato che il giorno 14 dicembre 2011 si terrà l’asta relativa alla settima tranche di Btp (Buoni del Tesoro Poliennali) con scadenza 15 settembre 2016 (ISIN: IT0004761950) e tasso di interesse annuo lordo del 4,75%.

Il comunicato specifica che sono ammesse a partecipare all’asta le banche italiane, le banche comunitarie e quelle extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti riguardanti l’emissione dei suddetti titoli di Stato.

Come acquistare titoli di Stato

Per poter acquistare titoli di Stato è necessario rivolgersi alla propria banca o ad un intermediario finanziario autorizzato ed essere in possesso di un deposito titoli, ossia una sorta di conto tramite il quale vengono gestiti titoli di Stato e altre tipologie simili di investimento per le quali è previsto tale obbligo.

I titoli di Stato possono essere acquistati sia in occasione di un asta del ministero dell’Economia e delle Finanze sia sul mercato secondario, dove vengono quotidianamente scambiati titoli già in circolazione.

Titoli di Stato italiani un buon affare secondo Goldman Sachs

Investire nei titoli di Stato italiani è un buon affare, almeno stando a quanto sostiene Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management.

Il numero uno della banca d’affari statunitense, infatti, nel corso di un suo intervento nell’ambito del “Reuters 2012 Investment Outlook Summit”, ha spiegato che, salvo il verificarsi di un fallimento totale del summit in programma per questo fine settimana, i titoli di Stato italiani rappresentano una buona opportunità di investimento, soprattutto alla luce della convinzione che l’Italia è una nazione di vitale importanza per la sopravvivenza dell’euro.