La corsa al ribasso dello yen è ricominciata. Ieri la moneta giapponese ha perso più del 2% contro euro e l’1% contro dollaro. Le perdite sono aumentate poi nel corso della sessione asiatica, a seguito della diffusione del dato migliore delle attese sul pil nipponico relativo al quarto trimestre del 2012. Il prodotto interno lordo del Giappone ha infatti registrato una crescita dello 0,2% su base annua (rivisto da -0,4%), meglio delle attese degli analisti che si aspettavano una flessione dello 0,1%.
Giappone
Giappone rating tagliato ad A+ da Dagong
Al di fuori delle tre “grandi sorelle” del rating, c’è un’altra agenzia internazionale che si sta facendo spazio ormai da qualche anno nel mondo delle valutazioni sul debito di Stati e imprese. Si tratta dell’agenzia di rating cinese Dagong, che sta provando a rompere l’oligopolio di Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch. Dagong ha messo sotto osservazione la situazione del Giappone e ha deciso di tagliare il rating sovrano ad A+ dalla precedente valutazione AA-. L’outlook assegnato per i prossimi 12-24 mesi è negativo.
Forex euro/dollaro sotto 1,34 in attesa riunione G-20
Oggi prende il via la prima giornata di riunione del G-20 di Mosca, che proseguirà per tutto il week-end. Il mercato forex dovrebbe essere influenzato molto dalle dichiarazione provenienti dai ministri finanziari e dai banchieri centrali dei paesi più industrializzati al mondo. Il tema più scottante resta quello della currency war, ovvero la guerra delle valute. Il Giappone resta nel mirino delle critiche di molti politici europei per aver dato il via a una politica di svalutazione competitiva dello yen, ma secondo il G-7 la guerra delle valute non esiste. Dello stesso avviso è anche Mario Draghi.
Europa divisa sulla politica del cambio dell’euro
Nel corso della riunione dell’Eurogruppo di Bruxelles, avvenuta ieri pomeriggio, i ministri finanziari dell’Ue-17 hanno discusso dell’andamento dell’euro, delle possibili ripercussioni sull’economia europea e delle eventuali strategie da adottare. Alla fine è emerso che il fronte europeo non è affatto compatto. La Francia chiede da tempo una politica del cambio dell’euro, allo scopo di frenare la corsa della moneta unica, ma la Germania non è d’accordo in quanto teme che la svalutazione competitiva dell’euro possa provocare un brusco aumento dell’inflazione.
Forex record negativi per lo yen a gennaio 2013
Il mese di gennaio 2013 è stato molto negativo per lo yen. La valuta giapponese si è svalutata praticamente contro tutte le principali divise mondiali, a seguito dell’annuncio del nuovo piano di stimolo monetario varato dalla Bank of Japan e dell’aumento del target di inflazione al 2%. Già a partire da inizio dicembre scorso lo yen aveva iniziato a perdere valore, sulle aspettative di vittoria alle elezioni politiche del 16 dicembre del leader nazionalista del centro-destra Shinzo Abe, che aveva dichiarato più volte di voler combattere con decisione la deflazione.
Forex dollaro/yen può tornare a 100 entro fine 2013?
Il tasso di cambio dollaro/yen ha guadagnato più del 18% dai minimi di area 77, toccati a metà settembre 2012. Nel giro di quattro mesi il cambio è passato da 77 a 91, toccando il massimo più alto da luglio 2010 a 91,25. Secondo la maggior parte degli esperti l’apprezzamento del cambio è destinato a proseguire anche nei prossimi mesi. Deutsche Bank stima un approdo in area 92 prima e 95 poi nella prima parte dell’anno in corso, ma secondo molti currency strategist il cambio può tornare a 100.
Forex: euro/dollaro sotto 1,31 nonostante successo bond Esm
La giornata di ieri è stata negativa per l’euro, che ha perso terreno sia nei confronti del dollaro americano che dello yen. La moneta unica non è riuscita ad approfittare di alcuni market mover positivi, come ad esempio il lieve miglioramento della fiducia economica e delle vendite al dettaglio, ma soprattutto dell’avvio del programma di finanziamento a breve termine del fondo salva-stati Esm, che ha lanciato la sua prima emissione di bond trimestrali del 2013 spuntando tassi negativi. Inoltre, il Giappone ha dichiarato di voler comprare questi bond per sostenere l’euro.
Ing scommette sul Giappone nel 2013
Il Giappone viene considerato dagli economisti come l’eterna promessa, ma nel 2013 le cose potrebbero cambiare a seguito dell’insediamento del nuovo esecutivo targato Shinzo Abe, leader nazionalista della coalizione di centro-destra e del partito dei liberaldemocratici. La terza economia mondiale potrebbe finalmente vedere la luce in fondo al tunnel, sebbene restano elevati rischi legati all’eccessivo debito pubblico (ormai più del doppio rispetto al pil), alla deflazione e alla perdita di competitività. Secondo Ing Investment Management ci sono buone possibilità di un rilancio dell’economia del paese del Sol Levante.
Forex cambio dollaro/yen rendimento 2012
Il tasso di cambio dollaro/yen ha chiuso il 2012 con una quotazione di 86,66, la più alta da luglio 2010. Il cambio ha chiuso sui massimi dell’ultima seduta dell’anno, toccando il livello più alto mai registrato da settembre 2010. Secondo molti esperti del mercato forex, il cambio dollaro/yen ha ancora importanti margini di apprezzamento grazie all’insediamento del nuovo governo di centro-destra targato Shinzo Abe, leader nazionalista del partito dei Liberaldemocratici, che ha dichiarato di voler combattere con decisione la deflazione e di voler indebolire lo yen per far ripartire l’economia giapponese.
Forex dollaro/yen verso 87 dopo dati macro giapponesi negativi
Sul forex lo yen continua a perdere valore ogni giorno di più. In realtà, si tratta di un risultato molto positivo per il nuovo governo di centro-destra targato Shinzo Abe, leader del partito dei liberaldemocratici, che ha dichiarato a più riprese di voler perseguire una politica di deprezzamento della valuta locale per rilanciare l’export e combattere più efficacemente la deflazione. Tuttavia, oggi il nuovo esecutivo deve ingoiare un brutto colpo dal fronte degli indicatori economici, che hanno accentuato la debolezza dello yen.