Investire in renminbi cinesi per combattere la crisi dei mercati

Secondo buona parte degli esperti investire nello yuan, anche detto renminbi, rappresenta un ottimo modo per affrontare con successo la volatilità dei mercati finanziari e i rischi derivanti dalla crisi del debito sovrano.

In base alle previsioni, infatti, nel corso dei prossimi cinque-dieci anni la valuta cinese registrerà un apprezzamento di oltre quattro punti percentuali all’anno contro il dollaro. Ad esserne convinto è Massimo Guiati, gestore del fondo Renminbi opportunities per Azimut.

Nuovo record franco svizzero

La volatilità delle borse europee è la causa dell’ennesimo record registrato dal franco svizzero sia sull’euro che sul dollaro. Contro la divisa statunitense, in particolare, il franco svizzero è arrivato a toccare quota 74,25 euro, mentre sull’euro la moneta elvetica ha toccato un nuovo record a 1,04791.

Alla luce delle performance registrate dalla valuta elvetica nel corso degli ultimi giorni, gli esperti prevedono a breve un nuovo intervento da parte della Banca centrale svizzera al fine di contrastare il rialzo della valuta, considerato dannoso per l’economia del paese.

Analisi Forex 14 luglio 2011

La situazione internazionale di queste ultime ore, complice l’interessamento delle agenzie di rating che stanno bacchettando a desta e manca, preoccupate dall’entità dei debiti sovrani di numerosi paesi (Fitch ha abbassato il rating a CCC, il più basso possibile, mentre Moody’s sta ventilando l’ipotesi di un downgrade nei confronti della solidità USA dall’attuale Aaa) e realmente complessa ed instabile, fortissimamente speculativa.

Dati macro USA 7 luglio 2011

Gli ottimi dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti d’America, hanno molto giovato alla valuta europea.

La maggior parte dei traders, infatti, nonostante il quadro non molto positivo degli ultimi giorni, è tornata a speculare proprio sull’euro che, dopo due giorni di continue vendite, e nonostante rappresenti uno degli asset più volatili, ha ricominciato a guadagnare terreno.

BCE AUMENTA ALL’1,5% I TASSI D’INTERESSE

Investire nel forex con operazioni brevi

Il consiglio che proviene da diversi analisti consiste proprio nell’investire nel mercato del forex e quindi delle valute con operazioni di breve durata, operazioni veloci, in alcuni casi velocissime, che permettono di ottenere una buona liquidità all’investitore. Quello che stiamo affrontando non è decisamente il periodo migliore per fare investimenti nel forex di lunga durata soprattutto per il mercato che opera con operazioni sul cambio euro-dollaro.

Le fluttuazioni sono continue e queste sono dipese dai continui dati che arrivano dal nuovo e dal vecchio continente. Appena quindici giorni fa sono stati presentati i dati economici degli Stati Uniti i quali potevano sembrare tutto tranne che buoni, la ripresa economica è lenta e a confermarlo è stato anche il presidente della FED Bernanke.

Cambio euro dollaro 13 maggio 2011

Stamane l’euro registra un a lieve ripresa nei confronti del dollaro rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 1,4239, tuttavia permane la flessione del 5% circa rispetto al livello massimo registrato ad inizio mese, quando in attesa della decisione della Bce sui tassi di interesse il cambio euro dollaro aveva toccato quota 1,494 dollari.

A spingere al ribasso la moneta europea nel corso degli ultimi giorni è stato soprattutto il riaccendersi dei timori legati alla crisi del debito sovrano e ad un possibile secondo pacchetto di aiuti a favore della Grecia che, secondo un analista interpellato da Reuters, una volta varato dovrebbe permettere all’euro di recuperare nei confronti del dollaro allontanandosi in maniera sufficiente dai minimi raggiunti nel corso degli ultimi giorni.

Cambio euro dollaro 06 maggio 2011

La decisione della Bce di mantenere invariati all’1,25% i tassi di interesse e le parole pronunciate dal presidente Jean Claude Trichet nel corso della consueta conferenza stampa che ha seguito la riunione, e che hanno lasciato intendere un nuovo rialzo dei tassi di interesse a luglio 2011 e non in occasione della riunione di giugno, hanno provocato ieri un calo dell’euro nei confronti del dollaro, che è sceso a 1,4510 dollari, ovvero il livello più basso dell’ultima settimana.

Stamane la divisa europea segna un lieve rialzo nei confronti del biglietto verde (+0,15%) e intorno alle 8:00 ora italiana raggiunge quota 1,4565/68 dollari.

Cambio euro dollaro 05 maggio 2011

L’euro stamane si riporta su livelli molto vicini ai massimi da 17 mesi nei confronti del dollaro in attesa della riunione della Banca centrale europea, che con ogni probabilità andrà a rafforzare le attese su un ulteriore rialzo dei tassi di interesse.

Sebbene secondo le previsioni degli analisti un ulteriore rialzo dei tassi non avverrà nel corso della riunione di oggi, c’è grande attesa per la conferenza stampa che il presidente Jean Claude Trichet terrà subito dopo la riunione del Consiglio direttivo. La dialettica da lui utilizzata, infatti, solitamente anticipa le successive manovre della Bce.

Cambio euro dollaro 04 maggio 2011

L’accordo sul salvataggio del Portogallo raggiunto ieri in serata tra Lisbona e l’Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea ha risollevato l’euro, dopo il leggero calo registrato stamane sul finire della seduta asiatica nei confronti sia del dollaro che dello yen.

La divisa europea mostra un andamento positivo anche nei confronti della sterlina dopo che i dati sull’indice manifatturiero del Regno Unito hanno allontanato la possibilità che la Bank of England proceda ad un rialzo dei tassi di interesse.

Cambio euro dollaro ancora sopra 1,48

L’euro conferma oggi il rialzo nei confronti del dollaro mantenendosi al di sopra della soglia di 1,48 e rimanendo così vicino ai livelli massimi degli ultimi diciassette mesi nei confronti del biglietto verde.

La moneta europea, dunque, continua a beneficiare della debolezza del dollaro causata in larga parte dai dati sulla crescita economica e sull’occupazione statunitense diffusi ieri e che in entrambi i casi si sono rivelati inferiori alle attese, mostrandosi così in linea con le dichiarazione della Federal Reserve, che due giorni fa aveva parlato di una crescita lenta e di un mercato del lavoro in forte difficoltà.