Simulazione trading forex online

Chi ha intenzione di guadagnare con il forex deve anzitutto documentarsi su quelle che sono le diverse strategie del forex adottate dai trader di tutto il mondo, dopodiché occorre scegliere il forex broker individuandolo tra i migliori broker forex in Italia e nel mondo.

Prima di iniziare a giocare soldi veri, tuttavia, è d’obbligo testare le proprie capacità su siti che consentono di investire nel forex virtualmente, ossia simulando l’investimento mediante l’utilizzo di soldi virtuali. In questo modo è possibile allenarsi e testare le varie tecniche senza rischiare di perdere ingenti somme di denaro.

Cambio euro dollaro 21 settembre 2011

L’euro registra stamani una leggera flessione nei confronti del dollaro per via dell’attesa sull’esito della riunione di stasera della Federal Reserve. In particolare si prevede che al termine di tale riunione la Banca centrale americana annuncerà nuove misure di stimolo a sostegno dell’economia statunitense dopo il marcato rallentamento della crescita registrato nel corso degli ultimi mesi. L’annuncio dovrebbe arrivare poco dopo le 20:00 ora italiana.

Nonostante il calo di questa mattina, la maggior parte degli analisti ritiene che nel caso in cui le previsioni dovessero rivelarsi fondate, le nuove misure di stimolo per l’economia USA non dovrebbero avere gravi ripercussioni sull’andamento della moneta europea.

Strategia scalping nel forex

Tra le strategie del forex più comuni adottate da coloro che tentano di guadagnare con il forex figura il cosiddetto scalping, ossia una tecnica che consiste nell’effettuare operazioni in margini di tempo molto ristretti (cosiddetti “tick”) e compresi tra alcuni secondi e pochissimi minuti (in genere non più di dieci minuti).

Si tratta di una strategia che se utilizzata nella maniera corretta può consentire di realizzare cospicui guadagni, in particolare il trader che intende utilizzarla aprirà delle posizioni al solo scopo di ottenere un profitto entro pochissimo tempo.

Cambio euro dollaro 20 settembre 2011

Mattinata tranquilla oggi, martedì 20 settembre del 2011, per l’euro, che nei confronti del dollaro si muove attualmente in un trading range molto ristretto appena sotto la soglia di 1,37. Questo dopo che nella serata di ieri, a sorpresa, l’Agenzia Standard & Poor’s ha tagliato il rating sul debito sovrano dell’Italia.

La decisione giunge a sorpresa in quanto il mercato si attendeva una simile decisione da parte di Moody’s, ed invece è arrivata prima S&P che, nel complesso, non ha comunque sinora sconvolto in data odierna il mercato azionario e quello obbligazionario.

Cambio euro dollaro 13 settembre 2011

Dopo le ultime sedute all’insegna della debolezza, quella di oggi, martedì 13 settembre del 2011, è stata una seduta sostanzialmente tranquilla per l’euro contro il dollaro; dopo un minimo intraday in area 1,35, infatti, il cross euro nel pomeriggio è tornato a flirtare in area 1,37 contro il biglietto verde grazie soprattutto ai rumors ed alle indiscrezioni piuttosto che a dati reali così come oramai accade da diverse settimane.

Il sentore che oggi la giornata sarebbe stata meno cupa rispetto a quella di ieri, ed ancor peggio di venerdì scorso, si era avuto già ieri sera, quando Wall Street a sorpresa era riuscita a rimbalzare in zona Cesarini grazie alle indiscrezioni relative alla possibilità che la Cina possa acquistare il debito pubblico italiano, non tutto chiaramente, ma una quota tale da stabilizzare lo spread e scacciare la speculazione.

Cambio euro dollaro 12 settembre 2011

Prosegue sul mercato forex il tiro al bersaglio sull’euro. La moneta unica in data odierna, lunedì 12 settembre del 2011, è scambiata attorno al livello di 1,36 contro il dollaro dopo aver toccato nell’intraday i minimi degli ultimi sette mesi, mentre nei confronti dello yen, la valuta giapponese, l’euro viene scambiato sui minimi decennali. La debolezza della moneta unica non sorprende visto che c’è più di una ragione per aprire attualmente sul mercato forex delle posizioni ribassiste.

Cambio euro dollaro 09 settembre 2011

L’euro recupera leggermente nei confronti del dollaro ma continua ad essere debole, soprattutto dopo che ieri al termine della consueta riunione mensile la Banca centrale europea ha fatto intendere di voler abbandonare la sua politica restrittiva sul fronte dei tassi di interesse alla luce del rallentamento economico registrato a partire dal secondo trimestre dell’anno e delle previsioni piuttosto negative sulla crescita economica nel corso della restante parte dell’anno e di tutto il 2012.

Cambio euro dollaro 08 settembre 2011

Durante la sessione asiatica l’euro è apparso leggermente indebolito rispetto a ieri, tuttavia le preoccupazioni sulla crisi del debito sovrano e sulla capacità dei paesi facenti parte della zona euro di individuare una soluzione valida vengono bilanciate dall’attesa del mercato sull’intervento previsto per oggi del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che potrebbe fornire importanti segnali sulla possibilità che vengano adottate nuove misure di stimolo monetario a sostegno dell’economia del paese.

Come investire in franchi svizzeri

La Banca centrale svizzera ha fatto sapere che non tollererà più un cambio euro franco svizzero al di sotto di 1,2 e si è detta pronta ad acquistare ingenti quantità di valuta estera nel caso in cui la situazione economica dovesse richiederlo e nel caso in cui dovessero esserci seri rischi deflattivi.

Nonostante la determinazione espressa dall’istituto, gli analisti sono concordi nel ritenere che la decisione della Swiss National Bank avrà effetti solo sul breve periodo, in quanto a causa dell’assenza di misure concrete si riaccenderanno i timori sulla crisi del debito sovrano che provocheranno un ulteriore rialzo del franco svizzero.

Investire nella corona svedese e norvegese

In un momento di instabilità economica che influisce negativamente sia sull’euro che sul dollaro, gli esperti consigliano di puntare alle cosiddette valute rifugio, intendendo per tali non solo il franco svizzero ma anche e soprattutto la corona norvegese e la corona svedese.

Se è vero che il franco svizzero è stato capace di rivalutarsi del 40% nel corso dei due anni appena trascorsi, secondo gli esperti non si può non tener conto dell’assoluta solidità delle valute scandinave.