Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi sfiora 1,28

Prosegue il trend discendente del tasso di cambio euro/dollaro, che ieri ha aggiornato i minimi a 4 mesi toccando quota 1,2828. Negli ultimi giorni, nonostante la forte pressione in vendita provocata dalle incertezze legate al salvataggio di Cipro e alla debolezza dell’economia europea, il cambio euro/dollaro è comunque riuscito a formare una zona di supporto molto solida tra 1,2840 e 1,2830. Su questi livelli sono sempre avvenute forti reazioni dei compratori, anche se non va escluso che già nelle prossime ore possa avvenire il breakout ribassista decisivo.

Cambio euro/dollaro in trading range tra 1,2930 e 1,2880

Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi da diverse ore all’interno di un trading range compreso tra 1,2930 e 1,2880. La fase laterale dimostra come sul mercato ci sia molta incertezza, a causa della crisi di Cipro e della debolezza dell’economia europea. In attesa di conoscere ufficialmente il piano “B” d’emergenza che il governo cipriota sta per proporre a Ue e Fmi, sul forex la tensione resta alta con una prevalenza di vendite sulla moneta unica. Più tardi sarà pubblicato anche il dato sull’indice Ifo tedesco.

Euro sotto 1,29 dollari dopo dati macro europei deludenti

Falsa partenza per mercati europei, che accusano il colpo derivante dall’incertezza sul salvataggio di Cipro e dalla debolezza dei dati macroeconomici provenienti dai due principali paesi dell’area euro. Infatti, stamattina il dato flash del Pmi manifatturiero tedesco ha evidenziato a marzo un calo a 48,9 punti dai 50,3 punti di febbraio. Il ritorno sotto quota 50 indica una fase di contrazione dell’attività economica. In forte calo anche il settore dei servizi, con i nuovi ordini dimnuiti per la prima volta quest’anno a causa della debolezza della domanda proveniente dal Sud Europa.

Cambio euro/dollaro resta sotto 1,2950 dopo la Fed

Sui mercati finanziari resta l’incertezza legata alla sorte di Cipro, dopo che il governo di Nicosia ha respinto l’ipotesi di una tassazione dei risparmi per accedere agli aiuti finanziari di Ue e Fmi. Ora i negoziati stanno andando avanti e si aspetta un nuovo piano di salvataggio tra oggi e domani. Nel frattempo Cipro continua a trattare anche con la Russia. Ieri, però, è stata la giornata della Fed, che ha comunicato le proprie decisioni di politica monetaria. I tassi di interesse sono stati confermati intorno allo zero.

Euro resta debole nonostante Zew ai massimi da aprile 2010

L’effetto-Cipro continua a farsi sentire sul mercato dell’euro, che resta molto debole sul forex nonostante le buone indicazioni provenienti dall’indice Zew tedesco, che a marzo ha registrato un balzo fino a 48,5 punti battendo le stime degli analisti. Il valore dello Zew è tornato ai livelli di aprile 2010. Gli analisti stimavano una lieve diminuzione a 48,1 punti dai 48,2 punti di febbraio scorso. Tuttavia, l’euro resta ancora la valuta più venduta del momento, a causa delle tensioni create dal piano anti-default di Cipro con prelievo forzoso sui conti correnti.

Come investire sul forex dopo effetto-Cipro

Il piano anti-default di Cipro, messo a punto tramite un prelievo forzoso sui conti correnti bancari, ha spaventato i mercati finanziari. Il timore degli investitori è che un episodio simile possa ripetersi anche in futuro, nel caso in cui dovesse esserci la necessità di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari per un paese in difficoltà. La reazione degli investitori è stata quella di vendere azioni e bond di paesi periferici. Sul forex l’euro è stato bersagliato dalle vendite sin da domenica notte, aprendo con un gap down dell’1% sul dollaro e del 2% sullo yen.

Euro crolla dopo salvataggio choc di Cipro

La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta carica di tensioni e incertezze, a seguito del salvataggio choc che Europa e Fmi hanno orchestrato per salvare la piccola isola di Cipro. Nel corso del week-end i ministri finanziari dell’Ue-17 hanno trovato un accordo politico con il governo di Nicosia per concedere un pacchetto di aiuti finanziari da 10 miliardi di euro. In cambio, però, è stata chiesta una misura choc di natura straordinaria per garantire l’affidabilità creditizia del paese.

Euro è spacciato secondo Saxo Bank

Continuano ad aumentare le posizioni di matrice catastrofista sul destino dell’euro. Sembra, infatti, che stia tornando in auge il dilemma della sopravvivenza dell’euro nel medio-lungo periodo, nonostante sul finire di luglio scorso Mario Draghi ha fatto capire a chiare lettere che è pronto a fare tutto ciò che è necessario pur di salvare la moneta unica. Ieri, in un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, il leader del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha dichiarato che l’Italia è di fatto già fuori dall’euro, creando non poche preoccupazioni sull’l’integrità dell’eurozona.

Euro sui minimi a tre mesi verso 1,29 dollari

Ieri sono tornate a farsi sentire le vendite sull’euro, che ha perso quota su dollaro, yen, sterlina e altre valute minori. Il tasso di cambio euro/dollaro, che da qualche giorno era inserito all’interno di un trading range compreso tra 1,3130 e 1,2950, ha rotto gli indugi ed è tornato a scendere prepotentemente andando a perforare l’area di supporto giornaliera di 1,2950. I prezzi sono scesi fino a 1,2923, toccando il minimo più basso da oltre tre mesi. Stamattina è in corso un rimbalzo tecnico, che finora ha spinto i prezzi fino in area 1,2980.

Cambio euro/dollaro in trading range tra 1,3130 e 1,2950

Continua a muoversi lateralmente il tasso di cambio euro/dollaro, che ormai da qualche giorno alterna movimenti ribassisti in linea con il trend principale a rimbalzi tecnici spesso anche piuttosto violenti. Sul forex il cambio è attualmente inserito all’interno di un trading range compreso tra 1,3130 e 1,2950. La sensazione è che i prezzi sperimenteranno un’accelerazione solo in caso di breakout esplosivo di uno dei due livelli-chiave della fase di congestione. Stamattina il cambio è passato da 1,3060 a 1,30 dopo il dato della produzione industriale nell’area euro.