Il dollaro recupera lo svantaggio sullo Yen giapponese

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Il dollaro americano ha recuperato terreno nel confronto dello yen giapponese, dopo gli affanni registrati negli ultimi giorni. Questo è quanto emerge nel mercato di contrattazione delle monete estere, il cosiddetto Forex. Gli analisti hanno indicato che il recupero della moneta americana è dovuto ad un rimbalzo tecnico. Negli scorsi giorni infatti il dollaro aveva registrato la peggiore perdita nell’arco di 24 ore negli ultimi tre anni. Una perdita inaspettata nei confronti della moneta giapponese, che aveva tenuto botta al dollaro nonostante le notizie pessime provenienti dai mercati asiatici negli ultimi giorni.

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Fattori che influenzano l’andamento del dollaro

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Spesso coloro che si avvicinano al Forex trading di valute, non sono coscienti di quello che bisogna avere ben presente per poter operare senza sorprese. La prima cosa da prendere in considerazione è quella di tenere ben chiaro che il mercato Forex è regolato, e quindi dipende, da tantissimi fattori.

E’ consuetudine prendere come riferimento due fattori su tutti: l’analisi tecnica e quella fondamentale. Per poter capire bene il Forex, e quindi non imbattersi in sorprese, è opportuno anche monitorare ciò che succede nel mondo, e quindi avere sempre ben chiare quelle che sono le notizie internazionali che arrivano ogni giorno; focalizzando l’attenzione principalmente sugli eventi che possono andare ad influenzare il Dollaro americano a confronto con la moneta unica europea.

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Sterlina sopra 1,54 dollari grazie a miglioramento economia britannica

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E’ un momento molto positivo per la sterlina, che sul forex continua a evidenziare grande forza grazie ai buoni dati macroeconomici pubblicati di recente. Ieri l’indice Pmi dei servizi in Gran Bretagna e è salito a quota 54,9 punti nel mese di maggio, quando invece il mese precedente l’indice si attestò a 52,9 punti. Il risultato è stato anche migliore delle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano solo un leggero miglioramento a 53 punti. Sul forex il tasso di cambio sterlina/dollaro è volato sopra 1,54.

Dollaro australiano perde appeal sul forex

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La scorsa settimana è stata molto negativa per il dollaro australiano, che ha perso il 3% nei confronti del biglietto verde a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse al minimo storico del 2,75%. Il tasso di cambio Aud/Usd è passato da 1,03 fin sotto la parità, toccando il livello più basso da metà giugno 2012 a 0,9960. Soltanto le prese di beneficio sul finire della settimana hanno consentito all’Aussie di tornare sopra la parità, ma ora l’appeal del dollaro australiano sul forex è a rischio.

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Super-dollaro grazie a sussidi ai minimi dal 2008

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Sul forex è tornata la voglia di comprare dollari americani, in una fase storica in cui continua ad aumentare il gap di competitività economica tra il gigante a stelle e strisce e le altre potenze occidentali. A partire da ieri pomeriggio il biglietto verde ha ripreso la sua marcia rialzista, favorito dall’ottimo dato relativo alle nuove richieste di sussidi settimanali di disoccupazione, diminuite di altre 4mila unità a 323mila. Si tratta del livello più basso da gennaio 2008, che si somma a quello della disoccupazione scesa ai minimi degli ultimi 5 anni.

Cambio euro/dollaro supera 1,32 in attesa tassi Bce

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In attesa di conoscere le decisioni della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, sul forex la moneta unica continua a mostrare una buona intonazione. Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a superare la resistenza di 1,32 e a spingersi fino a 1,3242, il massimo più alto da oltre due mesi. L’exploit del cambio è avvenuto nella giornata in cui la Fed ha confermato i tassi vicino allo zero e il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese.

Yen si rafforza dopo dati macro giapponesi positivi

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Stamattina è in corso una lieve rivalutazione dello yen, a seguito della pubblicazione del dato sulla produzione industriale in Giappone nel mese di marzo. Dal dato è emerso che la terza economia più grande al mondo sta recuperando, dopo aver sperimentato lo scorso anno la quinta recessione degli ultimi quindici anni e una serie interminabile di anni in deflazione. Per il quarto mese consecutivo la produzione industriale è cresciuta, questa volta a +0,2% su base mensile. Il risultato è però inferiore alle attese degli analisti e al dato precedente.

Bce taglierà i tassi a maggio secondo Exane Bnp Paribas

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Tra gli analisti finanziari inizia ad esserci sempre più la convinzione che la Bce possa alla fine decidere di tagliare il costo del denaro nell’eurozona già dalla prossima riunione del 2 maggio, dopo aver lasciato intendere durante lo scorso meeting che c’era la possibilità di agire in caso di peggioramento dell’economia. Astrid Schilo, economista per Exane Bnp Paribas, si aspetta che la Bce taglierà i tassi a inizio maggio dopo l’ultimo trimestre particolarmente deludente per l’attività economica nell’area euro.

Previsioni andamento valute nel 2013

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Secondo Luc Luyet, analista di Mig Bank, la crescita attesa per quest’anno dell’economia statunitense determinerà una nuova ascesa del dollaro. L’analista ha inoltre fornito le sue previsioni sull’andamento del cambio dell’euro nei confronti delle sette principali valute.

Per quanto riguarda il cambio euro dollaro, a fine anno è previsto a 1,22, in quanto l’attesa riduzione del programma di acquisti da parte della Fed e la crescita economica statunitense determineranno un indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, anche considerando che Bce potrebbe decidere di aumentare lo stimolo monetario per cercare di sostenere la crescita del Vecchio Continente.

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Cambio dollaro/yen a un passo da quota 100

La svalutazione dello yen è proseguita anche ieri, mentre stamattina la valuta nipponica sta sperimentando un leggero rimbalzo tecnico. Il tasso di cambio dollaro/yen è salito fino a 99,94, a un passo dal raggiungimento della soglia psicologica di quota 100. Secondo alcuni analisti valutari nel breve periodo potrebbe non avvenire il superamento di questo fondamentale livello tecnico, in quanto il solo driver della manovra monetaria della BoJ non è sufficiente a garantire un nuovo strappo sopra 100. Secondo Morgan Stanley, invece, il breakout di 100 è solo questione di tempo.