Rimangono sostanzialmente fermi i mercati e gli operatori finanziari che aspettano le decisioni da parte della Federal Reserve, la banca centrale americana che si occupa di gestire le scelte in merito alla politica monetaria che gli Stati uniti devono adottare all’interno della loro area di competenza.
I mercati valutari rispecchiano in pieno in sentiment degli operatori finanziari traders nei mercati internazionali e degli investitori come i gestori dei fondi comuni di investimento o gli hedge found. L’attesa e l’attenzione è tutta rivolta verso la riunione della Banca Centrale Anericana, la Federal Reserve, che appunto domani rivelerà se attiverà o meno il tapering, cioè la diminuzione degli acquisti mensili di bond che al momento attuale è di 85 miliardi di dollari al mese.
La giornata odierna non è stata particolarmente vivace dal punto di vista degli scambi sui mercati valutari visto gli scambi più ridotti rispetto a quelli visti nelle precedenti sedute. Gli occhi saranno puntati alla riunione della Federal Reserve, la Banca Centrale Americana, prevista per la prossima settimana.
Le notizie che in questo periodo stanno capitalizzando l’attenzione degli operatori e degli investitori, sono riferite alle possibili variazioni di Politica Monetaria da parte delle banche centrali.
I mercati delle valute, in special modo quelle dove gli scambi si susseguono con la maggiore intensità, mostrano come il sentiment degli operatori che investono in questo mercato, sia guidato per lo più dai vari commenti che ogni giorno vengono rilasciati dagli organi che stabiliscono le politiche monetarie di un Paese o di un’area geografica.
Le previsioni per la prima settimana del mese di dicembre vedono la sterlina e l’euro andare ancora in alto. Invece sono sulla direzione opposta all’euro e alla sterlina lo yen e le commodities (beni indifferenziati). Infatti sia lo yen che le commodities continueranno a ritirarsi. Sono queste le principali notizie per la prima settimana dell’ultimo mese dell’anno.
Indirizzo ancora ribassista nei mercati Europei nella giornata odierna. È quanto si rileva dall’analisi giornaliera di Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.
Il 2 luglio 2013 sarà una giornata importate in borsa per il debutto dell’obbligazione in valuta emessa dalla Banca IMI sull’EuroMot. La banca ha deciso di tornare ad emettere in valuta dopo il periodo di crescita dell’euro e quindi un generalizzato e conseguente ribasso delle altre valute straniere.
L’euro accusa ancora una flessione sul moneta statunitense e le ultime notizie fanno parlare di una possibile nuova divergenza tra le politiche monetarie della zona euro e di quella che adotteranno a breve gli Stati Uniti di America. I segnali di questa differenza sono sempre più tangibili e gli analisti hanno già compreso questo e stanno già facendo scontare il tutto nel mercato degli scambi monetari.
Il tasso di cambio euro-dollaro continua a perdere valore sul forex, appesantito dal clima di risk off generalizzato sui mercati finanziari, dalla forza del biglietto verde dopo le recenti mosse della FED sul quantitative easing e dal caos in Grecia, con il Fmi che ha “minacciato” la sospensione della propria quota di aiuti finanziari. I prezzi sono scesi questa mattina fin sotto 1,31, toccando il minimo più basso delle ultime tre settimane a 1,3078. Solo dopo la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici nell’eurozona è avvenuto un lieve rimbalzo tecnico.