Ferragamo, ricordiamo, ha raccolto dall’Ipo circa 344 milioni di euro ricevendo offerte complessive pari a 3,6 volte l’offerta iniziale.
Ferragamo
Previsioni Ferragamo esercizio 2011
Nel prospetto informativo, tuttavia, il management dell’azienda ha spiegato che per l’esercizio 2011 è atteso un tendenziale incremento del fatturato rispetto all’esercizio precedente, una previsione effettuata sulla base del volume d’affari del gruppo nel primo trimestre del 2011 e dell’andamento gestionale nel bimestre aprile-maggio. In base a tali previsioni, inoltre, l’utile netto nell’esercizio in corso potrebbe arrivare a superare i 70 milioni di euro.
Ipo Ferragamo già interamente coperta
Nel corso del suo intervento, in particolare, Spila ha precisato che il book sta andando molto bene e che vanta un’ampia diversificazione degli investitori, provenienti da Europa, America e Asia.
Dividendo Ferragamo 2012 pari a 40-50% utile netto
Il numero uno della casa di moda, Ferruccio Ferragamo, nel corso di una conferenza stampa ha infatti affermato che la società prevede di distribuire ai suoi azionisti nel corso dei primi mesi del 2012 un dividendo pari al 40-50% dell’utile netto realizzato nell’anno in corso.
Prezzo e investimento minimo azioni Ferragamo
L’offerta ha ad oggetto 38.275.000 azioni ordinarie, pari a circa il 22,73% del capitale complessivo della società, tutte poste in vendita da Ferragamo Finanziaria che, prima dell’inizio dell’offerta, risultava proprietaria del 62,88% della società. Anche dopo la quotazione in Borsa, tuttavia, l’azienda resterà comunque nelle mani della famiglia, dal momento che le restanti quote sono tutte nelle mani dei suoi singoli componenti, fatta eccezione per la quota dell’8% di proprietà del finanziare di Hong Kong Peter Woo.
Quotazione in Borsa Ferragamo via libera da Borsa Italiana
Oltre a Prada, dunque, tra le Ipo 2011 del settore moda resta Ferragamo, che contrariamente al marchio della stilista Miuccia Prada ha scelto di puntare sul made in Italy e di quotarsi quindi alla Borsa di Milano. Il gruppo ora attende solo l’ok definitivo dalla Consob.