Il 2013 è iniziato con acquisti generalizzati sul dollaro americano che è riuscito a rialzare la testa, dopo settimane caratterizzate da forti vendite, sulle aspettative di interruzione, o quantomeno di riduzione, del piano di quantitative easing della Federal Reserve. Infatti, secondo quanto è emerso dai verbali dell’ultima riunione della Fed, diversi esponenti del Fomc – il braccio operativo della Fed – vorrebbero mettere fine al piano o almeno ridurre l’ammontare mensile (attualmente a 85 miliardi di dollari). L’exit strategy potrebbe favorire il biglietto verde, se questa ipotesi venisse realmente confermata.
eur/usd
Analisi Valute e Commodity del 15 novembre 2011
I prezzi hanno raggiunto un minimo intraday a 1.3511, avvicinandosi al supporto di area 1.3480. Nel brevissimo periodo, se i prezzi riusciranno a mettersi alle spalle la micro-resistenza di area 1.3550-60, è probabile un ulteriore rimbalzo dai minimi di giornata fino a 1.3590 – 1.36, che costituisce una buona zona di vendita per riproporre dei deal ribassisti e da coprire con stop protettivi non eccessivamente ampi tra i 30 e i 50 pip.
Se, invece, dovesse avvenire un’accelerazione ribassista senza ulteriori rimbalzi tecnici, potrebbe essere interessante shortare sull’eventuale perdita di 1.3510 con primo target compreso tra 1.3480 e 1.3460.
Cambio euro dollaro breakout ribassista
Il cambio euro/dollaro ha così continuato il suo trend negativo delle ultime sedute, dopo due mesi di continui guadagni, cedendo proprio poche ore fa la soglia psicologica di 1,28.
Cambio euro dollaro breakout 1,30
La conferma del breakout di quota 1,30 potrà fornire un chiaro segnale di forza dell’euro, con un nuovo segnale long con un primo obiettivo in area 1,308-1,31 e un secondo attorno a 1,315-1,317.
Cambio euro dollaro stabile a 1,30
Tuttavia il cambio euro dollaro dimostra di avere una grande tenuta sopra il livello di 1,275-1,27 quindi sarà possibile creare le basi per un ulteriore tentativo di allungo.
Cambio euro dollaro conferma oltre 1,26
Il recupero della moneta unica europea sembra essere confermato anche dal quadro tecnico, che potrebbe anche lasciar pensare ad un mutamento del trend ribassista che era stato costante nei mesi scorsi.
Cambio euro dollaro in forte ripresa
Il cambio euro/dollaro è tornato su livelli di 1,26, dopo che è stato passato il test di quota 1,21 come supporto e quello di 1,25 come resistenza, con l’euro che martedì scorso era addirittura crollato sui minimi dopo le indiscrezioni di possibili difficoltà della Bce nel rifinanziare gli stati europei.
Cambio euro sterlina ai minimi del 2010
L’euro ha pagato una decisa correzione sotto il supporto chiave a quota 0,820.
Una conferma ulteriore di questo breakout al ribasso porterà ad una nuova fase correttiva, con il cambio che potrebbe arrivare anche in zona 0,800.