In attesa del vertice UE in programma domani, continua ad essere incandescente il clima nella zona euro bersagliata dalla scure delle agenzie di rating e dal pessimismo di alcuni paesi da tripla A, quali Germania, Francia e Austria, secondo i quali non verrà raggiunto alcun accordo significativo nel summit salva-euro di domani. Intanto, Standard & Poor’s ha messo in “credit watch negative” il rating di alcuni importanti istituti bancari europei e della stessa Unione europea. Alle ore 13.45 il mercato dell’euro dovrebbe sperimentare una fase di alta volatilità, a seguito delle decisioni di politica monetaria della BCE. Gli analisti si aspettano un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base all’1%.
Euro
Previsioni sul Dollaro USA per il 7 dicembre 2011
Il dollaro americano resta una delle valute più acquistate nell’ultimo mese, complice la grave situazione finanziaria in Europa che sta mettendo a rischio addirittura l’esistenza della zona euro. Nei periodi di maggiore turbolenza finanziaria il dollaro statunitense viene inquadrato come una “valuta rifugio” (safe heaven) e rappresenta, insieme allo yen, un porto sicuro per il denaro degli investitori, nonostante anche gli Stati Uniti siano alle prese con problemi legati al debito. L’andamento del biglietto verde sarà sicuramente influenzato nei prossimi giorni da alcuni eventi macro europei, dalla riunione della BCE di domani e dal summit UE di venerdì.
Previsioni prezzo Euro/Dollaro per il 7 dicembre 2011
L’euro ha vissuto ieri una giornata molto altalenante, dopo alcuni giorni caratterizzati da un buon andamento nei confronti delle major currency. In attesa della riunione della BCE di domani (c’è chi scommette, come Citigroup, su un taglio dei tassi di un quarto di punto) e del summit UE salva-euro di venerdì, a tenere banco sui mercati è stata la decisione di Standard & Poor’s di mettere in credit watch negative 15 paesi della zona euro (esclusa la Grecia, già ritenuta in default) per un imminente downgrade (Italia e Francia rischiano un declassamento di due livelli). Inoltre, S&P ha deciso di mettere sotto osservazione anche il fondo salva-stati europeo EFSF per un possibile taglio del rating “AAA”.
Target price sull’Euro per il 6 dicembre 2011
L’euro ha vissuto alcune sedute molto positive grazie alla minore percezione per il rischio presente sui mercati e dopo l’attenuarsi delle tensioni sui debiti sovrani in Europa. Tuttavia, oggi è arrivata una doccia fredda in quanto l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di mettere sotto osservazione il giudizio sul merito di credito praticamente dell’intera zona euro. Il creditwatch negativo è stato posto, tra gli altri, anche su Germania, Francia e Italia, quest’ultima nonostante il varo della manovra finanziaria da 30 miliardi di euro lordi necessaria per il rientro del deficit pubblico.
Previsioni sullo Yen per il 5 dicembre 2011
Lo yen giapponese è stata la valuta più venduta nelle ultime sedute, complice la minore avversione al rischio presente sui mercati resa possibile dalle aspettative di una risoluzione della crisi del debito sovrano in Europa entro fine anno. La valuta nipponica ha perso terreno nei confronti di euro, dollaro e sterlina a partire da fine novembre. Il tasso di cambio dollaro/yen, dopo aver trovato un buon supporto di breve periodo in area 77.30, è riuscito a rimbalzare con decisione fino in area 78.30. I prezzi sono ancora oggi in area 78, dove però stanno incontrando l’opposizione dei venditori.
Previsioni prezzo Euro/Dollaro per il 5 dicembre 2011
Il tasso di cambio euro/dollaro ha iniziato la nuova ottava sui mercati finanziari con un movimento rialzista che ha già portato i prezzi a sfiorare quota 1.3450. Gli investitori hanno apprezzato la manovra finanziaria dell’Italia, varata ieri dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier in pectore Mario Monti. Tuttavia, il cambio euro/dollaro potrebbe vivere una giornata altalenante considerando che la crisi del debito sovrano in Europa resta purtroppo viva e vegeta, mentre si susseguono dichiarazioni addirittura catastrofiche di policy makers e banche d’affari sul destino della zona euro.
Target price sull’Euro/Dollaro per il 2 Dicembre 2011
L’euro continua a mantenere una buona impostazione rialzista di brevissimo periodo, che al momento va ancora inquadrata come un rimbalzo tecnico dopo aver subito pesanti vendite per tutto il mese di novembre. I problemi nella zona euro restano sempre gli stessi e le prospettive a dodici mesi sono decisamente negative sia dal lato dell’indebitamento pubblico sia dal lato della crescita (molti analisti prevedono una crescita di poco superiore allo zero o addirittura una recessione). In questi giorni si continua a parlare insistentemente di una riforma dei trattati per dare un volto nuovo all’Europa, allo scopo di riconquistare la credibilità sui mercati.
Previsioni sull’Euro per il 1° Dicembre 2011
L’intervento coordinato delle principali banche centrali del mondo per iniettare liquidità nel sistema ha creato un contesto di forte appetito per il rischio tra gli investitori, facilitando la ripresa di valute che in questa fase di mercato vengono considerate più speculative, in particolar modo l’euro. La valuta europea, che resta comunque sotto pressione nel medio periodo per i noti problemi del debito sovrano in Europa, è riuscita così a salire con decisione contro le principali valute, dal dollaro americano allo yen fino alla sterlina britannica.
Banche centrali in azione: nuovo target price per il Dollaro USA
Mossa a sorpresa delle principali banche centrali mondiali. Con un intervento coordinato la FED, la BCE, la Bank of England, la Bank of Japan, la Bank of Canada e la Swiss National Bank hanno tagliato i tassi di interesse sulle linee di credito swap in dollari di mezzo punto percentuale, cioè di 50 basis points rispetto ai 100 bp precedenti. Secondo quanto dichiarato dalla Federal Reserve, “il fine ultimo dell’operazione è allentare le tensioni sui mercati finanziari fornendo una maggiore liquidità al sistema finanziario mondiale”.
Previsioni su Euro/Dollaro per il 30 novembre 2011
Il cambio euro/dollaro è tornato sotto quota 1.33 dopo che ieri i prezzi erano stati capaci di superare temporaneamente 1.3440, a seguito di un forte strappo rialzista scaturito dopo l’asta dei BTP italiani di metà mattinata. Tuttavia, il cambio ha perso velocemente terreno e sono tornati presto in auge i venditori con un’azione molto decisa ed efficace, che ha riportato le quotazioni fino a poco sopra 1.3250 stamattina. Il sentiment sembra stia tornando quello di qualche giorno fa, potenzialmente in grado di provocare una nuova ondata di vendite sulla moneta unica europea.