L’euro ha trovato la forza di effettuare il breakout esplosivo rialzista del trading range sui bottom di periodo mettendo a segno un rally molto robusto nei confronti delle majors. A migliorare il sentiment di mercato e a spingere così fortemente al rialzo la moneta unica europea è stato il crollo dei rendimenti a 3 e 6 mesi di titoli spagnoli dopo l’asta di ieri mattina e il rialzo dell’indice IFO tedesco per il secondo mese consecutivo (battute anche le stime degli analisti). Inoltre, l’euforia sta aumentando in quanto la BCE darà il via oggi alla prima asta di rifinanziamento a lungo termine (Ltro), che permetterà alle banche di ottenere fondi illimitati a un tasso di interesse dell’1% e per una scadenza pari a 3 anni.
Euro
Previsioni sull’Euro per il 20 dicembre 2011
L’euro continua a mostrare una prolungata fase laterale di breve periodo nei confronti delle principali valute mondiali, dopo che dal 12 al 14 dicembre aveva messo in atto una forte discesa che aveva portato il cambio euro/dollaro da 1.3370 a 1.2950 ed euro/yen da 103.70 a quasi 101. Ieri il governatore della BCE, Mario Draghi, in un discorso all’Europarlamento, ha ribadito la sua preoccupazione per la crescita e il credito lanciando un vero e proprio allarme sul settore bancario europeo. Inoltre, il FMI riceverà 150 miliardi di euro dai paesi della zona euro, ma non quelli del Regno Unito che si è tirato fuori da questo accordo (la dotazione del Fondo doveva raggiungere i 200 miliardi di euro).
Previsioni sull’Euro per il 19 dicembre 2011
L’euro continua a vivere una fase molto delicata, sottoposto allo stess derivante dalle continue minacce delle agenzie di rating intenzionate a rivedere sensibilmente i giudizi sul merito di credito dei principali stati sovrani della zona euro. Fitch ha dichiarato di voler rivedere a breve il rating di sei paesi, tra cui Italia, Spagna, Belgio e Francia, mentre Standard & Poor’s potrebbe effettuare un downgrade a catena su 15 paesi dell’eurozona da un momento all’altro. Intanto, Moody’s ha abbassato il rating del Belgio ad “Aa3” con outlook “negativo”, giustificando la sua decisione con l’aumento dei costi di indebitamento, il rallentamento della crescita economica e l’eventuale tracollo del gruppo Dexia.
Previsioni sull’Euro per il 16 dicembre 2011
L’euro sta provando a reagire dai minimi di periodo toccati l’altro ieri a 1.2945, nonostante il sentiment sui mercati sia caratterizzato ancora da una bassa propensione per il rischio. Ieri Draghi ha chiuso nuovamente le porte a un programma futuro di quantitative easing della BCE, ma ha dichiarato di avere un piano per il rafforzamento del capitale delle banche. Nel frattempo, l’agenzia di rating Fitch ha abbassato il giudizio sul merito di credito di alcune delle principali banche del mondo: Credit Suisse, Deutsche Bank, Bnp Paribas, Barclays, Bank of America, Goldman Sachs. Inoltre, molti investitori pensano che a momenti Standard & Poor’s possa effettuare un downgrade a catena sui 15 paesi della zona euro messi in creditwatch negativo all’inizio del mese.
Previsioni sull’Euro per il 15 dicembre 2011
La moneta unica europea continua ad essere bersagliata dalle vendite in un clima decisamente negativo e caratterizzato da una forte avversione per il rischio, dovuta principalmente ai timori legati ad un imminente taglio dei rating sui paesi della zona euro da parte di Standard & Poor’s e alle difficoltà dei paesi europei di superare indenni la crisi del debito sovrano che li attanaglia ormai da tempo. Inoltre, le prospettive di crescita per il prossimo biennio sono nettamente fosche e i policy makers continuano a mostrare contrasti evidenti sulle politiche economiche comuni da perseguire nei prossimi anni.
Target Price sulla Sterlina per il 14 dicembre 2011
La sterlina sta vivendo un momento di grande difficoltà a causa delle tensioni sui mercati finanziari provocate dalla crisi del debito sovrano in Europa. Inoltre, dopo il summit UE di venerdì scorso, la Gran Bretagna si è allontanata pericolosamente dall’Unione europea a causa del mancato accordo sulla riforma dei trattati e con il premier britannico Cameron che si è detto “felice di non essere nella zona euro”. Stamattina, invece, è stato pubblicato il dato sul tasso di disoccupazione a novembre che è risultato pari all’8,3% (lo stesso di ottobre), meglio delle stime degli analisti che si aspettavano un aumento all’8,4%.
Target Price sull’Euro per il 14 dicembre 2011
La seduta di ieri ha evidenziato ancora una volta la debolezza dell’euro nei confronti delle major currency. Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha ribadito di essere contraria al rafforzamento del fondo salva-stati, hanno creato i presupposti per una brusca ondata di avversione al rischio con conseguenti vendite a raffica sulla valuta europea. Ieri sera, poi, la FED – che ha lasciato i tassi di interesse invariati ai minimi storici (tra 0% e 0,25%) – ha affermato che esistono rischi significativi al ribasso per l’economia. Insomma, il quadro macroeconomico resta grigio e gli investitori continuano a vendere strumenti finanziari più speculativi (euro in primis) per rifugiarsi soprattutto negli asset denominati in dollari americani o in alternativa in yen.
Previsioni sull’Euro per il 13 dicembre 2011
Ieri è stata una seduta molto negativa per l’euro, che ha risentito della bocciatura del vertice UE di venerdì scorso da parte delle agenzie di rating Fitch e Moody’s. In particolare quest’ultima si è detta pronta a rivedere tutti i giudizi sui paesi della zona euro nei primi tre mesi del 2012, allineandosi così al pensiero di Standard & Poor’s espresso già prima del summit UE. Ieri le borse europee sono crollate sotto i colpi delle vendite, trascinando al ribasso anche la moneta unica che ha risentito del sentiment negativo e quindi del contesto di forte risk aversion.
Previsioni sull’Euro per il 12 dicembre 2011
Il summit UE salva-euro potrebbe non aver convinto del tutto i mercati sulla reale possibilità di assistere in tempi brevi a una soluzione della crisi del debito sovrano della zona euro. Di certo non convince le agenzie di rating, in particolare Moody’s che si è detta pronta a rivedere tutti i giudizi sui paesi dell’eurozona dopo che la settimana scorsa anche Standard & Poor’s si era espressa con toni poco ottimistici avanzando la possibilità di downgrade a catena sui rating di tutti i paesi della zona euro. La nuova ottava è iniziata all’insegna delle vendite per l’euro, che già perde terreno contro tutte le principali valute.
Previsioni sull’Euro per il 9 dicembre 2011
L’euro è finito nuovamente sotto i colpi delle vendite dopo gli ultimi eventi macroeconomici. Ieri la BCE ha tagliato i tassi di interesse fino all’1% (come da attese), ma soprattutto le stime di crescita per il prossimo anno. L’istituto guidato da Draghi ha aperto le porte a rilevanti misure non convenzionali di politica monetaria per fornire liquidità illimitata agli istituti finanziari nei prossimi tre anni. Nella notte è stato raggiunto un accordo a metà tra i paesi europei: l’unione fiscale coinvolgerà soltanto 23 paesi ed è rottura con la Gran Bretagna, che si è detta anche felice di non avere l’euro.