Continua il buon momento dell’euro che sui mercati valutari è in forte rialzo da due giorni. Anche stamattina la moneta unica europea sembra poter proseguire questa tendenza rialzista di inizio 2012, anche se ha raggiunto zone di resistenza non facili da superare. A rafforzare il quadro tecnico rialzista di brevissimo periodo sono stati anche alcuni dati macroeconomici pubblicati in questi primi giorni dell’anno, che hanno generato un sensibile aumento dell’appetito per il rischio. In particolare, ieri l’indice ISM manifatturiero americano è cresciuto ben oltre le attese degli analisti, mentre stamattina è atteso il dato preliminare dell’inflazione in Europa nel mese di dicembre scorso.
Euro
Previsioni sull’Euro per il 3 gennaio 2012
Dopo essere stato sotto pressione negli ultimi giorni, l’euro sta provando a reagire dai minimi di periodo contro le principali valute. La settimana iniziata ieri dovrebbe essere ancora caratterizzata da volumi di scambio inferiori alla media stagionale, ma non sono da escludere movimenti direzionali considerando che oggi ritorna alle contrattazioni anche Wall Street. Ieri, nonostante l’ottimo andamento delle piazze finanziarie europee, l’euro sembrava destinato a perdere terreno con facilità nei confronti delle majors; durante la sessione asiatica, però, con i mercati cinesi e giapponesi chiusi per festività, è partito un rimbalzo tecnico molto robusto.
Previsioni sullo Yen per il 2 gennaio 2012
Lo yen giapponese è stato senza dubbio la valuta più acquistata sui mercati valutari nelle ultime settimane del 2011. La valuta nipponica continua ad essere considerata una sorta di “bene rifugio” in questo periodo di turbolenza sui mercati finanziari, insieme al dollaro statunitense. Eppure, i fondamentali economici del Giappone inducono alla prudenza. Se è vero che la bilancia dei pagamenti risulta tutto sommato in equilibrio, il paese ha pur sempre un rapporto debito/pil intorno al 220%. Il debito pubblico potrebbe raggiungere un quadrilione di yen entro la fine dell’anno fiscale (31 marzo 2012) e tra non molto tempo il risparmio nazionale sarà insufficiente a coprire le esigenze di finanziamento del paese (i cittadini giapponesi hanno in mano il 95% del debito pubblico locale).
Previsioni sull’Euro per il 2 gennaio 2012
Ieri l’euro ha compiuto il suo decimo compleanno, ma sulla moneta unica restano ancora molti interrogativi legati soprattutto alla capacità dei paesi dell’unione monetaria di trovare soluzioni credibili per risolvere definitivamente la crisi dei debiti sovrani e guadagnarsi così la fiducia dei mercati. In questa prima seduta utile del nuovo anno gli scambi dovrebbero ancora mantenersi su livelli molto bassi, considerando anche che Wall Street resterà chiusa per festività. L’aumento dei volumi di contrattazione dovrebbe avvenire gradualmente questa settimana, per poi raggiungere i livelli della media stagionale dopo l’Epifania.
Previsioni sull’Euro per il 30 dicembre 2011
Ieri l’euro ha toccato un minimo a 15 mesi contro il dollaro americano a 1.2857, un nuovo minimo decennale contro lo yen a 100.04, un nuovo minimo annuale contro il dollaro canadese a 1.3169 e un nuovo minimo storico contro il dollaro australiano a 1.2721. Solo contro la sterlina, ieri la più venduta sui mercati, l’euro ha evitato il tracollo ma 9 giorni fa era stato toccato un bottom a 12 mesi a 0.8302. Questi numeri sono piuttosto eloquenti sullo stato di salute della moneta unica europea e il nuovo anno potrebbe portare poche sorprese positive. Da gennaio dovrebbe ripartire la carica delle agenzie di rating, che hanno fatto intendere più volte di essere pronte a nuovi downgrade a catena.
Previsioni sull’Euro per il 29 dicembre 2011
Quella di ieri è stata una giornata molto significativa per il mercato dell’euro. Dopo alcuni giorni di forte congestione con bassa volatilità, l’euro ha effettuato uno spettacolare strappo verso il basso nei confronti delle principali valute. Non ci sono stati eventi che hanno condizionato questo movimento, anzi in mattinata l’asta dei titoli italiani a 6 mesi aveva mostrato tassi dimezzati rispetto all’asta precedente. E non era di certo una cattiva notizia. Il rally ribassista dell’euro, iniziato poco prima dell’apertura di Wall Street, è dettato esclusivamente da fattori tecnici: gli investitori avevano messo a punto una forte distribuzione dei prezzi all’interno di un range limitato ma ben definito; poi, all’improvviso, hanno deciso che era arrivato il momento di spingere con forza al ribasso le quotazioni. Tutto qua.
Previsioni sull’Euro per il 28 dicembre 2011
Il tasso di cambio euro/dollaro continua a muoversi all’interno di un trading range che ormai si protrae da ben cinque sedute. La volatilità è scesa su livelli molto bassi e i prezzi ieri si sono mossi in un range di circa 40 pip. Molti addetti ai lavori ritengono che la contrazione della volatilità sia dovuta a una drastica riduzione degli scambi per le festività natalizie e di fine anno. Tuttavia, non va esclusa l’ipotesi che gli investitori siano in attesa di un annuncio importante (qualche downgrade delle agenzie di rating?) o dell’esito di qualche market mover rilevante (l’asta dei titoli di stato italiani in programma oggi?).
Previsioni su Euro/Dollaro per il 27 dicembre 2011
Il tasso di cambio euro/dollaro sta mostrando una fase laterale prolungata da diversi giorni, complice anche le feste netalizie che hanno contribuito a far calare sensibilmente i volumi di scambio. La volatilità è scesa su livelli minimi ma a partire da oggi non è da escludere un mini-rally di fine anno, caratterizzato da un brusco aumento della volatilità stessa. Sul grafico a 4 ore è possibile visualizzare un triangolo di compressione della volatilità, che potrebbe dare il via ad un forte movimento direzionale di breve periodo.
Previsioni sull’Euro per il 23 dicembre 2011
L’euro continua a mostrare un andamento lateral-rialzista di brevissimo periodo all’interno di un contesto tecnico-fondamentale di medio termine che vede la valuta unica europea ancora soggetta a forti pressioni verso il basso. Dopo l’asta di rifinanziamento a lungo termine della BCE c’è stato un netto incremento della volatilità, che sta condizionando non poco le oscillazioni degli ultimi 2-3 giorni. Il tasso di cambio euro/dollaro è comunque rimasto sopra 1.30, trovando sempre la forza di reagire e di mantenere un quadro tecnico positivo nel brevissimo periodo. Inoltre, l’euro beneficia anche della buona propensione degli investitori verso l’acquisto di attività più rischiose, tra cui l’equity, le materie prime e le valute più speculative (come l’euro appunto).
Previsioni su Euro/Dollaro per il 22 dicembre 2011
L’euro ha vissuto ieri una seduta molto altalenante, iniziata bene e poi finita male, a seguito dei risultati dell’asta della BCE relativa all’operazione di rifinanziamento a lungo termine (Ltro), che ha permesso a 523 banche europee di accedere al bancomat predisposto dall’Eurotower per ottenere fondi illimitati ad un tasso agevolato dell’1% per una scadenza di 3 anni. I fondi concessi dalla BCE hanno sfiorato i 490 miliardi di euro, mentre gli analisti si aspettavano un ammontare compreso tra 250 e 300 miliardi di euro. L’aumento della volatilità è stato notevole e contestualmente è avvenuto una drastica diminuzione dell’appetito per il rischio.