L’euro ha avuto un andamento poco volatile nella seduta di ieri, caratterizzata da una minor mole di volumi di scambio per l’assenza delle contrattazioni a Wall Street (per la festività del Martin Luther King Day) e da un nuovo downgrade di Standard & Poor’s, che questa volta ha declassato il fondo salva-stati europeo EFSF privandolo del rating di massima affidabilità creditizia “AAA”. Venerdì erano state bocciate Francia e Austria che hanno perso la tripla A, per cui ora le garanzie offerte dagli unici quattro paesi a tripla A (Germania, Olanda, Finlandia, Lussemburgo) non vengono ritenute sufficienti per l’agenzia di rating. Intanto, ieri sono giunte buone indicazioni dall’asta dei titoli di stato francesi.
Euro
Previsioni sull’Euro per il 16 gennaio 2012
L’euro sta vivendo una fase molto delicata, soprattutto a seguito della decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating di ben 9 paesi su 17 complessivi della zona euro. Italia e Spagna sono state declassate di due livelli (l’Italia a “BBB+”), mentre Francia e Austria di un solo notch che però è costato ad entrambi la perdita del rating di massima affidabilità creditizia “AAA”. Nel club dei virtuosi sono ora rimasti solo quattro paesi: Germania, Finlandia, Olanda e Lussemburgo. Il downgrade di Francia e Austria ha messo a repentaglio anche la tripla A del fondo salva-stati EFSF, che ora rischia di essere declassato da S&P già nei prossimi giorni.
Target price su Euro/Dollaro per il 13 gennaio 2012
L’euro sta sperimentando un ottimo rimbalzo tecnico dai minimi di periodo di area 1.2660. La moneta unica europea ha beneficiato ieri del buon esito delle aste dei titoli di stato sia italiani che spagnoli, che hanno mostrato tassi in picchiata e una buona domanda. Sebbene l’incertezza resti elevata (oggi tra l’altro ci sarà anche l’asta dei BTp italiani per un massimo di 4,75 miliardi di euro), l’euro sta recuperando terreno contro le principali major currency. Ieri c’è stata anche la riunione della BCE, che ha mantenuto i tassi fermi all’1%. Draghi ha dichiarato che serve trasparenza nell’attuazione del fiscal compact europeo e che è urgente rafforzare sin da subito il fondo salva-stati.
Previsioni sull’Euro per il 12 gennaio 2012
La seduta di ieri è stata caratterizzata dall’incontro Merkel-Monti a Berlino, durante il quale il cancelliere tedesco ha elogiato gli sforzi compiuti dall’Italia con la manovra finanziaria di rientro del debito pubblico. La Merkel, che chiede l’introduzione della Tobin Tax, ha anche avanzato l’ipotesi di un potenziamento del fondo salva-stati. L’euro, però, ha toccato un nuovo minimo a 16 mesi contro il dollaro americano a 1.2660, aggiornato i minimi storici a 1.2311 contro il dollaro australiano e i nuovi minimi annuali a 1.2905 contro il dollaro canadese. Oggi grande attesa per la riunione della BCE (che dovrebbe mantenere invariati i tassi all’1%) e per l’asta dei BoT con ammontare complessivo di 12 miliardi di euro.
Previsioni sull’Euro per l’11 gennaio 2012
L’euro ha vissuto ieri una seduta all’insegna del rimbalzo contro dollaro e yen dopo diverse sedute negative. La moneta unica europea continua, invece, a scendere senza dare segnali di inversione contro le principali commodity currency quali il dollaro australiano (nuovi minimi storici) e il dollaro canadese. Il rimbalzo è stato decisamente poco robusto e altalenante, nonostante l’exploit delle principali piazze finanziarie europee. A dare sollievo alla valuta europea ci aveva pensato Fitch, confermando il rating “AAA” di Germania e Francia per tutto il 2012. La stessa Fitch, però, ha dichiarato che esistono forti probabilità che l’Italia e altri paesi periferici possano essere oggetto di un nuovo downgrade.
Previsioni su Euro/Dollaro per il 10 gennaio 2012
La chiusura positiva di ieri sera a Wall Street (indice Dow Jones +0,27%, S&P500 +0,23%) e il dato migliore delle attese sul surplus commerciale cinese a dicembre hanno creato le condizioni per un miglioramento del sentiment di breve periodo, facilitando il recupero di tutti gli asset attualmente più speculativi e rischiosi (come l’euro) o che non rientrano nel novero dei beni rifugio (Bund, T-Bond, US Dollar, Japanese Yen). La moneta unica europea ha potuto migliorare la sua condizione tecnica contro le majors, dopo che ieri è avvenuto un incontro tra la Merkel e Sarkozy che hanno dichiarato di voler introdurre la Tobin Tax (tassa sulle transazioni finanziarie) e di anticipare il nuovo patto di bilancio nell’Unione europea.
Previsioni sull’Euro per il 9 gennaio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato questa notte il minimo più basso da settembre 2010 a 1.2665, ma da questi livelli ha preso il via un buon rimbalzo tecnico ha ha subito portato le quotazioni ben al di sopra di 1.27. Nel brevissimo periodo c’è una resistenza in area 1.2730 che potrebbe impedire ulteriori apprezzamenti, ma il cambio dovrebbe spingersi questa mattina almeno fino a 1.2750-60, dove è posta una nuova resistenza. Tuttavia, un eventuale difficile inizio di seduta delle piazze finanziarie europee potrebbe provocare nuove vendite sul cambio e attirare l’attenzione dei venditori per target minimi compresi tra 1.2680 e 1.2650.
Previsioni sullo Yen dal 6 al 10 gennaio 2012
Lo yen giapponese è la valuta più acquistata sui mercati valutari internazionali, insieme al dollaro americano, in quanto percepita dagli investitori come una sorta di “bene rifugio” in un periodo di forte turbolenza finanziaria. I grandi fondi speculativi, grossi proprietary traders e banche centrali di paesi emergenti si stanno progressivamente allontanando dagli asset denominati in euro, spostando enormi flussi di denaro verso yen e dollaro. Il tasso di cambio dollaro/yen si è spinto due giorni fa fino in area 76.60, ma da qui è partita una bella reazione del biglietto verde con ritorno sopra 77.
Previsioni sull’Euro per il 6 gennaio 2012
L’euro ha vissuto ieri un’altra giornata difficile sui mercati valutari. L’asta degli Oat francesi è andata a buon fine con una domanda che è stata quasi il doppio dell’offerta, ma più bassa di quella registrata nell’asta precedente (quando era stata più del triplo). Hanno pesato poi i timori sullo stato di salute del settore bancario europeo, in particolare quello spagnolo che potrebbe aver bisogno di altri 50 miliardi di euro. Infine, continua a preoccupare la crisi finanziaria dell’Ungheria. che ora ha necessariamente bisogno degli aiuti di Ue e Fmi per evitare un default che potrebbe contagiare pericolosamente tutta la regione dell’Europa orientale.
Previsioni sull’Euro per il 5 gennaio 2012
Il tasso di cambio euro/dollaro ha subito ieri forti vendite con ritorno delle quotazioni fin sotto 1.29, non lontano dai precedenti minimi a 15 mesi di 1.2857 toccati lo scorso 29 dicembre. I prezzi non sono riusciti a superare la resistenza di brevissimo periodo di area 1.3070-80, dove i venditori sono tornati prepotentemente alla carica respingendo con decisione le velleità di rialzo avanzate dai compratori. La discesa è stata repentina e in poco tempo i prezzi hanno perforato i vari supporti di brevissimo periodo di 1.3025 prima e 1.30 poi. La discesa si è arrestata a 1.2897, praticamente su una zona di supporto molto importante sul chart a 4 ore.