Il voto italiano non basterà per indebolire l’euro secondo Fxcm

Il voto shock italiano ha creato forti tensioni sui mercati finanziari. Anche il mercato forex è stato influenzato dall’esito delle elezioni in Italia, ma non c’è stato alcun terremoto valutario come si poteva magari prospettare considerando il forte rischio di instabilità politica nelle terza economia europea. Secondo la maggior parte degli analisti finanziari ci vorrà ben altro per indebolire l’euro, anche se nelle ultime tre settimane il mercato si è posizionato con decisione al rialzo sul dollaro americano.

Sterlina ai minimi da luglio 2010 sul dollaro

Il trend discendente della sterlina diventa sempre più solido, soprattutto dopo il nuovo crollo avvenuto questa mattina a seguito della pubblicazione del deludente dato sull’indice Pmi manifatturiero nel Regno Unito. Il valore dell’indice è sceso sotto la soglia spartiacque tra crescita e contrazione economica di 50. Infatti il nuovo valore si è attestato a 47,9 punti, in forte calo rispetto ai 50,8 punti del mese precedente. Gli analisti finanziari si aspettavano un lieve miglioramento a 51 punti. La reazione della sterlina a questo dato macro è stata molto negativa.

Credit Suisse scommette sul rally dell’euro

Nonostante i deludenti macroeconomici, la crisi politica italiana e l’impennata degli spread, Credit Suisse ritiene che sia conveniente restare sovrappesati sulla moneta unica. Nel suo Research Monthly per il mese di marzo 2013, la banca d’affari svizzera consiglia di tenere in portafoglio l’euro e altre valute del vecchio continente, ma anche valute asiatiche e altre monete di paesi emergenti. La view della banca elvetica viene sottolineata da Joe Prendergast, head of global forex, fixed income e credit research per Credit Suisse.

Spagna recessione peggiora nell’ultimo trimestre 2012

La Spagna continua ad essere uno dei punti deboli dell’area euro. Il paese iberico soffre da tempo di grossi problemi nel settore bancario, messo in ginocchio dallo scoppio della crisi immobiliare. Inoltre, Madrid deve fare i conti con un deficit e l’indebitamento pubblico in crescita, senza dimenticare il livello di disoccupazione su livelli al dir poco allarmanti. Intanto, si aggrava anche la recessione, che nell’ultimo trimestre del 2012 ha sperimentato una brusca accelerazione. Rispetto al trimestre precedente, il pil spagnolo è diminuito dello 0,8%.

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Euro può scendere sotto 1,30 dollari con la crisi politica italiana

L’instabilità politica italiana, dovuta al risultato inconcludente delle recenti elezioni, rischia di creare un effetto domino anche al resto dei paesi europei, in particolare quelli più deboli della periferia continentale. L’impossibilità nel proseguire nel cammino delle riforme e del risanamento dei conti pubblici rende l’Italia molto vulnerabile agli attacchi degli speculatori, che da agosto scorso avevano dato fiducia al paese comprando Btp e azioni italiane. Ora la situazione si sta capovolgendo, come dimostrato dal crollo di Piazza Affari e dall’impennata dello spread.

Bernanke conferma piano di acquisto asset della Fed

Ben Bernanke ha parlato ieri pomeriggio davanti alla commissione bancaria del Senato Usa. Il numero uno della Fed ha ribadito che il piano di acquisto degli asset, noto come quantitative easing (QE), proseguirà ancora fin quando non si avranno significativi miglioramenti nell’economia e nel mercato del lavoro. Secondo quanto affermato da Bernanke, il piano di acquisto di titoli di stato e titoli garantiti da mutui ipotecari andrà avanti a tempo indeterminato al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Il governatore della Fed ritiene che i benefici superano i potenziali rischi connessi al piano.

Euro crolla a 1,30 dollari su rischio ingovernabilità in Italia

Il voto elettorale italiano è finito sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo e sotto la lente degli investitori internazionali, che temono l’ingovernabilità del paese a causa della risicata maggioranza ottenuta dalla coalizione di centro-sinistra di Bersani sia alla Camera che al Senato. Inoltre, l’affermazione del populismo del M5S di Grillo e il clamoroso recupero di Silvio Berlusconi rischiano di far ripiombare l’Italia in un pericoloso vortice di instabilità politica e finanziaria. Sul forex l’euro è letteralmente crollato contro tutte le principali valute mondiali.

Spread Btp-Bund a 500 con governo debole secondo IG

Secondo quanto dichiarato dal broker IG, c’è un 20% di possibilità che dalle urne possa venir fuori un governo debole, caratterizzato da una maggioranza forte alla Camera e una risicata al Senato. Nello studio presentato dal broker, dal titolo “Mercato ed Elezioni 2013: the day after”, viene evidenziata la preoccupazione dei mercati per uno scenario del genere. Secondo Vincenzo Longo, market strategist di IG, un governo italiano debole spingerebbe lo spread Btp-Bund verso 500 punti base. A questo punto l’Italia sarebbe costretta a chiedere aiuto alla Bce e a ricorrere al piano Omt.

Euro sui minimi a 6 settimane sul dollaro sotto 1,32

E’ un momento negativo per la moneta unica, che risente dei segnali poco incoraggianti provenienti dagli indicatori macroeconomici dell’area euro e dell’incertezza sulle prossime scelte della Fed in tema di politica monetaria. Inoltre, a questo si aggiunge il nervosismo degli investitori per la tornata elettorale in Italia, dove si teme una clamorosa deriva populista e quindi anti-europeista in caso di vittoria di Berlusconi o Grillo. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato ieri a 1,3160, sui minimi più bassi delle ultime 6 settimane.

Allianz punta sui titoli di stato italiani

Tra tre giorni l’Italia andrà al voto per scegliere il nuovo governo, dopo l’esperienza dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti che aveva preso il posto del dimissionario Silvio Berlusconi a seguito dello scoppio della crisi dello spread nel novembre del 2011. Le banche d’affari e i broker internazionali stanno rivedendo il loro portfolio obbligazionario pre-elettorale, allo scopo di prepararsi alla reazione dei mercati dopo l’esito del voto. Il colosso finanziario tedesco Allianz ha deciso di ridurre l’esposizione sui bond governativi della periferia europea, ma non sull’Italia.