
I risparmiatori che intendono aderire a tale offerta hanno la possibilità di scegliere tra obbligazioni a tasso fisso e obbligazioni a tasso variabile.
I risparmiatori che intendono aderire a tale offerta hanno la possibilità di scegliere tra obbligazioni a tasso fisso e obbligazioni a tasso variabile.
Tra questi figurano gli analisti di Credit Suisse e di Goldman Sachs, che hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Eni portandolo rispettivamente da 21,8 a 19 euro e da 21,6 a 20,6 euro.
L’utile netto adjusted è risultato in crescita del 4% a 3,63 miliardi, l’utile operativo adjusted ha segnato un incremento dell’8% a 9,1 miliardi di euro, mentre il cash flow si è attestato a 8,6 miliardi. Al 30 giugno 2011 l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 25.978 milioni, in flessione di 141 milioni rispetto al 31 dicembre 2010 e in aumento di 1.027 milioni rispetto al 31 marzo 2011.
L’accordo è stato siglato tra Eni e N.V Nuon Energy, società controllata da Vattenfall AB, e prevede il trasferimento ad Eni di Nuon Belgium NV, società che si occupa della fornitura di elettricità e gas a circa 550.000 clienti, nonchè delle società Nuon Wind Belgium NV e Nuon Power Generation Walloon NV.
A tranquillizzare gli azionisti di Eni ci ha però pensato l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Scaroni, che nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che non sussistono rischi per il dividendo che sarà distribuito in relazione ai risultati del 2011.
La decisione dell’agenzia di rating deriva principalmente dalla convinzione che il profilo di rischio finanziario e commerciale di Eni non sia più compatibile con il giudizio contrassegnato dalla doppia A.
Nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2011 i ricavi hanno registrato un incremento del 16% a 28,78 miliardi di euro, mentre il risultato operativo adjusted si è attestato a 5,13 miliardi, in crescita del 18,4% rispetto al primo trimestre 2010 e superiore rispetto alla stima di 5,010 miliardi degli analisti.
Attraverso questa emissione Eni ha intenzione di perseguire l’obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto tra indebitamento a breve termine e indebitamento a lungo termine. Nella nota attraverso la quale è stata diffusa la notizia si legge anche che i prestiti potranno essere quotati presso uno o più mercati regolamentati europei.