
Nuovo piano di aiuti Grecia a rischio

In base a quanto riportato dal quotidiano, in particolare, i vertici dell’istituto con sede a Francoforte si sarebbero riuniti nei giorni scorsi con i rappresentanti di Olanda, Lussemburgo e Austria per discutere un eventuale ampliamento dei limiti.
La nuova crisi iniziata nel corso dell’estate e l’aggravarsi della crisi che sta colpendo l’economia europea, tuttavia, hanno completamente ribaltato lo scenario, tanto che durante la riunione di novembre l’istituto con sede a Francoforte ha deciso a sorpresa di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale portandoli dall’1,5% all’1,25%.
La revisione delle stime è stata causata in larga parte dai problemi in cui versa l’Europa, che sta attraversando una seria crisi a causa del debito di alcuni paesi della zona euro e che potrebbe peggiorare per via dell’elevato rischio contagio a danno di altri Stati.
Dopo che il presidente Jean Claude Trichet ha evidenziato il rallentamento dell’economia registrato nella zona euro nel corso degli ultimi mesi, gli analisti si sono detti certi che non verrà attuato un ulteriore rialzo di un quarto di punto percentuale tra ottobre e novembre 2011 così come previsto fino a poche settimane fa.
Durante la consueta conferenza stampa che segue la riunione, il presidente Trichet ha affermato che nel corso degli ultimi mesi si è verificato un rallentamento economico nella zona euro, parole che hanno lasciato intendere che l’aumento dei tassi di interesse di un ulteriore quarto di punto percentuale atteso entro la fine dell’anno probabilmente non sarà attuato.
Ad annunciarlo è stato il commissario europeo alla regolamentazione finanziaria, Michel Barnier, il quale ha spiegato che la Commissione europea proporrà di vietare alle agenzie di rating la possibilità di fornire valutazioni sui paesi europei che hanno ricevuto degli aiuti internazionali per cercare di sanare il proprio debito.
Una decisione ampiamente prevista dal mercato, dal momento che un leggero rialzo a luglio 2011 era stato lasciato intendere dal presidente Jean Claude Trichet nel corso della consueta conferenza stampa che ha seguito la riunione tenuta lo scorso mese.
L’accordo prevede che al governo di Lisbona venga concesso un finanziamento pari a 78 milioni di euro, tuttavia il perfezionamento dello stesso è subordinato all’approvazione del piano da parte dei principali partiti di opposizione del paese. Successivamente, inoltre, il piano di salvataggio sarà sottoposto all’approvazione del 17 paesi membri.