Forex, cambio euro-dollaro piatto dopo inflazione Usa

Il cambio euro-dollaro, a seguito di una breve discesa nel mercato del Forex in cui ha nuovi minimi di due settimane, recupera presto le perdite. Il biglietto verde statunitense non è riuscito ad incrementare una fase di rafforzamento, anche se il report sull’inflazione negli Stati Uniti è andato ben oltre le attese del mercato.

Sterlina-Dollaro, il cambio estende le perdite

La sterlina inglese incrementa la sua personale discesa durante le sessione europea successivamente alla pubblicazione dei dati sul PIL del Regno Unito, portando il cambio GBP/USD verso il test del supporto chiave a 1.3900.

Forex, AUD/USD in risalita

Il cross tra dollaro australiano e dollaro statunitense prosegue la sua risalita e lo fa oggi con grande intensità dopo che l’analisi tecnica ha manifestato su AUD/USD chiari segnali rialzisti. Questa impennata della quotazione potrebbe durare ancora, ecco perché.

Forex, volatilità sul cambio GBP/USD

La bufera politica provocata dalle dimissioni nel weekend del segretario di stato inglese per il lavoro e le pensioni Duncan Smith sta gravando e non poco sul cambio GBP/USD, che al momento viene scambiato in leggero ribasso a 1,4423 (0,39%).

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Forex e Trading, le aspettative nei confronti della Fed

Guardando ai market mover della settimana è facile notare che il presidente della Fed, Janet Yellen, dominerà la scena: la politica monetaria sarà ancora una volta al centro dei movimenti nel mercato delle valute. Ma c’è di più. Insieme alla banca centrale degli Stati Uniti, annunceranno la decisione sui tassi di interesse e rilasceranno dichiarazioni di politica monetaria anche le banche centrali di Regno Unito, Giappone e Svizzera.

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Cambio Euro-Dollaro, il boom apre a nuovi scenari rialzisti

La giornata di ieri è stata molto movimentata per via dell’annuncio da parte della BCE dell’abbassamento dei tassi di interesse nell’area euro: il Refi (tasso di rifinanziamento principale) è sceso allo 0% dallo 0,05%; il tasso marginale è diminuito allo 0,2% dallo 0,3%; il tasso sui depositi è stato portato ancor più in negativo a -0,4% da -0,3%.

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