Banche centrali in azione: nuovo target price per il Dollaro USA

Mossa a sorpresa delle principali banche centrali mondiali. Con un intervento coordinato la FED, la BCE, la Bank of England, la Bank of Japan, la Bank of Canada e la Swiss National Bank hanno tagliato i tassi di interesse sulle linee di credito swap in dollari di mezzo punto percentuale, cioè di 50 basis points rispetto ai 100 bp precedenti. Secondo quanto dichiarato dalla Federal Reserve, “il fine ultimo dell’operazione è allentare le tensioni sui mercati finanziari fornendo una maggiore liquidità al sistema finanziario mondiale”.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 30 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro è tornato sotto quota 1.33 dopo che ieri i prezzi erano stati capaci di superare temporaneamente 1.3440, a seguito di un forte strappo rialzista scaturito dopo l’asta dei BTP italiani di metà mattinata. Tuttavia, il cambio ha perso velocemente terreno e sono tornati presto in auge i venditori con un’azione molto decisa ed efficace, che ha riportato le quotazioni fino a poco sopra 1.3250 stamattina. Il sentiment sembra stia tornando quello di qualche giorno fa, potenzialmente in grado di provocare una nuova ondata di vendite sulla moneta unica europea.

Previsioni sul Dollaro USA per il 29 novembre 2011

Il dollaro americano ha subito tra ieri e stamattina un’ondata di vendite, in particolar modo nei confronti dell’euro e della sterlina, mentre ha mantenuto un andamento lateral-rialzista nei confronti dello yen giapponese. Il sentiment di mercato positivo crea quasi sempre problemi al biglietto verde che, invece, mostra grande forza nelle fasi di avversione al rischio e di turbolenza finanziaria. Tuttavia, il dollaro USA mantiene ancora un’impostazione rialzista nel breve-medio periodo e potrebbe continuare ad approfondire il rialzo nei prossimi giorni, soprattutto in caso di accelerazione della crisi del debito nella zona euro.

Previsioni sull’Euro per il 29 novembre 2011

La moneta unica europea ha vissuto ieri una seduta molto positiva grazie al forte appetito per il rischio presente sui mercati. L’exploit delle borse europee prima (rialzi medi compresi tra il 4,5% e il 5%) e di Wall Street poi (indice S&P ha sfiorato il +3%) ha migliorato sensibilmente il sentiment tra gli investitori, aprendo la strada ad acquisti generalizzati sulle valute più speculative del momento in particolare l’euro. Il cambio euro/dollaro ha sfiorato 1.34, senza però mai riuscire a superare questo livello nelle ore successive.

Target price su Sterlina/Dollaro per il 28 novembre 2011

Il cambio sterlina/dollaro sta effettuando un interessante rimbalzo dai minimi di periodo posti in area 1.5420. I prezzi hanno raggiunto questa mattina un top intraday a 1.5593, in scìa con l’ottimo andamento dei mercati in questo inizio ottava. Il ritrovato appetito per il rischio degli investitori sta favorendo anche l’ascesa della valuta britannica, che sta mostrando grande forza soprattutto contro il dollaro americano. Dai top di giornata poco sotto 1.56, i prezzi hanno effettuato un pullback trovando un buon supporto di brevissimo periodo a 1.5550.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 28 novembre 2011

Il cambio euro/dollaro ha iniziato la nuova ottava con un’ampia apertura in gap up, che ha spinto le quotazioni fino a sopra 1.3330. Tuttavia, stamattina è arrivato l’allarme di Moody’s sulla zona euro: l’agenzia di rating ritiene che la probabilità di default multipli non è più trascurabile e che servono misure urgenti anti-crisi. Nel week-end, invece, il New York Times è stato ancora più catastrofico affermando che l’euro rischia di saltare e che le banche stanno già mettendo in opera piani di emergenza in caso di ritorno alle vecchie valute nazionali.

Previsioni su Sterlina/Dollaro per il 25 novembre 2011

Il cambio sterlina/dollaro continua a mostrare un fortissimo trend ribassista di breve periodo, iniziato dieci giorni fa a seguito della formazione di una candela ad ampio range bearish sul grafico giornaliero. Da allora, da area 1.6080, i prezzi hanno accelerato con decisione verso il basso perforando facilmente l’area di supporto di 1.5870. Oggi i prezzi hanno toccato un nuovo minimo da oltre un mese a 1.5421 e sembrano poter concludere l’ottava corrente con un nuovo approfondimento ribassista fino in area 1.54 – 1.5380, soprattutto se Wall Street dovesse mostrare un andamento molto negativo.

Previsioni sull’Euro per il 25 novembre 2011

L’euro sta vivendo una fase molto complicata a seguito dell’aumento delle tensioni sugli spread dei titoli sovrani. Ieri l’agenzia di rating Fitch ha portato il giudizio sul Portogallo al livello “spazzatura”, evidenziando ancora una volta – semmai ce ne fosse ancora bisogno – come la zona euro sia in una situazione finanziariamente drammatica. Inoltre, ieri il cancelliere tedsco Angela Merkel ha ribadito il suo “no” agli eurobond, affermando anche che la BCE deve restare indipendente senza diventare un prestatore di ultima istanza.

Previsioni sull’Argento dal 24 al 30 novembre 2011

L’argento sta vivendo una fase difficile a causa del forte apprezzamento del dollaro americano, che sta limitando le performance della maggior parte delle commodity, in particolare dei metalli preziosi. Circa una settimana fa il silver ha effettuato il breakout ribassista del supporto daily posto in area 33$ l’oncia, che ha generato una discesa fino a poco sotto 30.7$ l’oncia. Il prezioso metallo grigio ha provato a reagire andando nuovamente a testare area 33$/oz, ex supporto ora resistenza, ma le forti vendite su questi livelli hanno riportato i prezzi fin sotto 32$/oz.

Previsioni su Euro/Dollaro per il 24 novembre 2011

La moneta unica europea continua a mostrare segni di instabilità sul mercato internazionale delle valute. La tensione sul mercato secondario dei titoli di stato continua ad aumentare. In particolare, due giorni fa l’asta dei titoli a tre mesi spagnoli ha mostrato non solo una domanda in calo ma anche un clamoroso balzo dei rendimenti fino al 5,11%, cioè valori superiori ai tassi greci e portoghesi a tre mesi registrati nelle ultime aste. Inoltre, ieri è avvenuto un clamoroso flop dell’asta dei Bund decennali visto che il 35% dell’offerta è rimasta invenduta.